Riportiamo integralmente questo articolo di Mirco Melloni su La Stampa su Ettore Messina, che potrebbe diventare il primo allenatore dei Los Angeles Lakers del dopo-Kobe. Le quotazioni dell'ex coach della Virtus per la panchina gialloviola stanno salendo di giorno in giorno.

Più che un semplice candidato, Ettore Messina è un finalista nella corsa alla panchina dei Los Angeles Lakers. Uno status che, di per sé, costituisce un onore per il ct azzurro, che non solo diventerebbe il primo capo allenatore europeo della Nba, ma vivrebbe il debutto nella squadra più celebre e glamour della Lega, che con i suoi 16 titoli è seconda soltanto ai Boston Celtics. Tuttavia la squadra più amata dalle star di Hollywood deve ricostruire dopo la peggior stagione di sempre sotto la gestione Byron Scott (17 vittorie e 65 sconfitte) e dopo l’addio di Kobe Bryant dopo 20 stagioni e cinque titoli.  

Duello con Walton  
La conferma dell’interesse dei californiani nei confronti del 56enne vice allenatore dei San Antonio Spurs è ufficiale: i Lakers hanno chiesto ai texani il permesso di avviare il colloquio con Messina, un passo che lascia intendere come il quattro volte campione d’Europa sia in cima alla lista. Il Los Angeles Times, nei giorni scorsi, aveva inserito il coach italiano nella cerchia dei candidati assieme a Jeff Van Gundy, Jeff Hornacek, Kevin Ollie (ex campione Ncaa con Connecticut), Derek Fisher e Luke Walton, che ha diretto Golden State nelle prime 43 gare della stagione (39 vittorie) durante la convalescenza di Steve Kerr, che con il suo vice ha condiviso il premio di allenatore dell’anno. Walton è il candidato di punta, grazie all’età (36 anni), all’esperienza nei Warriors dei record e al passato da giocatore dei Lakers (due titoli). Ma Messina può mettere sul piatto carte interessanti: essere il vice di Gregg Popovich, infatti, costituisce una referenza preziosa per il pianeta Nba, dove tanti allenatori sono partiti dalla scuola Spurs. Gli esempi? Mike Budenholzer, Monty Williams, Brett Brown e quel Mike Brown che nel 2011 volle Messina nello staff dei Lakers: in quell’annata, l’ultima dei gialloviola sopra il 60% di vittorie, l’assistant coach italiano si fece apprezzare per le idee legate al sistema offensivo, e per questo più di un membro della dirigenza californiana sta sponsorizzando la candidatura di Messina.  

Futuro azzurro  
La certezza è che il futuro di Messina sarà ancora nella Nba, perché se i Lakers dovessero scegliere un altro coach, il ct della Nazionale resterebbe a San Antonio. Per il futuro immediato in azzurro, cambierà poco rispetto ai programmi: Messina guiderà l’Italia nel Preolimpico di Torino (4-9 luglio) e, nella migliore delle ipotesi, anche a Rio. Il rinnovo dell’accordo con la Federazione - inizialmente previsto soltanto per il 2016 - sembra una formalità e Messina guiderà l’Italia anche a Euro 2017, a cui la Nazionale è già qualificata. Gli scenari muterebbero in seguito, con l’introduzione dei turni di qualificazione in novembre e febbraio, off-limits per i protagonisti Nba. Per la Nazionale, a quel punto, potrebbe diventare necessario un cambiamento, persino doloroso, anche se per l’immagine del nostro basket non potrebbe esistere un onore paragonabile alla presenza di Messina sulla panchina che fu di Pat Riley e Phil Jackson.

ALBERTO BUCCI: MAI AVUTO UN PUBBLICO COSI' BELLO DA ALLENATORE, GRAZIE A TUTTI. LA VIRTUS HA IL 50% DI PROBABILITA' DI SALVARSI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE