Con la firma di Tornike Shengelia - arrivata ieri - la Virtus ha completato un doppio colpo di altissimo livello. Il lungo georgiano è il secondo arrivo dal CSKA, pochi giorni dopo Daniel Hackett. La società bianconera è stata bravissima - vista anche la notevole disponibilità economica messa a disposizione dalla proprietà - a realizzare due operazioni che la dicono lunga sulla credibilità internazionale che il club è tornato ad avere. Due giocatori da quintetto di alta Eurolega, per una squadra che a questo punto - sempre di più - mira a vincere tutto e a raggiungere la citata Eurolega dalla porta principale.

Shengelia, che ha firmato fino a giugno, non ha certo bisogno di presentazioni: è un lungo di enorme talento ed esperienza, che può giocare sia da ala forte (prevalentemente) che da pivot. Con lui e Hackett la Segafredo diventa di lunghezza davvero sterminata, ed entrambi i reparti - piccoli e lunghi - sono stati rinforzati in maniera notevole.

A questo punto i giocatori professionisti sotto contratto sono 17. Una squadra di Eurolega, in pratica, per lunghezza e costo, che ora Sergio Scariolo - che l’altra sera ha parlato di sana concorrenza tra i suoi giocatori, dovrà gestire nella maniera migliore. E bisognerà fare delle scelte, forse anche sfoltendo, anche perchè tra meno di un mese dovrebbe rientrare anche Awudu Abass. Se Nico Mannion è ovviamente intoccabile, la stessa cosa non si può dire di Jakarr Sampson, che finora ha deluso tantissimo e - potendo - andrebbe ceduto o transato.

In ogni caso, dopo tanti mesi in cui spesso la Virtus è stata corta - visti i tantissimi infortuni e i casi di positività - stavolta Scariolo avrà problemi di abbondanza, e dovrà scegliere ogni volta chi mandare in tribuna.

L’altra cosa è che - per l’ennesima volta in stagione - si riparte da zero o quasi. I due giocatori arrivati sono di tale talento e pedigree da far cambiare ancora le gerarchie. Campionato e soprattutto Eurocup non aspettano, e quindi bisognerà quindi trovare in fretta la giusta chimica: in questo potrebbe aiutare l’avere un coach “selezionatore” come Scariolo - abituato a lavorare con la Spagna con gruppi fortissimi con poco tempo a disposizione per rendere al meglio.

Di certo - a questo punto - la Segafredo punta a vincere tutto, come e più di prima. In Eurocup si spera di aver colmato il divario che la separava da Valencia e dalle altre contender. E in campionato la rivalità con Milano si prospetta ancora più accesa.

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