IL DOPOPARTITA DI CHIUSI-FORTITUDO
Con una partita di incredibile bruttezza la Fortitudo di Chiusi sembra aver dimenticato i passi in avanti delle ultime due gare, andandosi a ricollegare, per difetti, al peggio del precedente 2022: atteggiamento in trasferta, amalgama tra esterni, inesistenza di Davis. Come se, appunto, i progressi fossero stati dimenticati e si fosse tornati quelli che, almeno fuori casa, spesso si era stati. Questo è il racconto della partita di Chiusi, contro avversari dimezzati dalle assenze e dopo aver fatto un 35-22 che bene aveva fatto sperare. Poi, 24' tra il secondo e il terzo quarto di orrori, di 8-36, e resto della gara che è stata un pianto. Da parte di tutti gli esterni, soprattutto.
Roba brutta, con il previsto pressing a metà campo di Chiusi che ha irretito portatori di palla superficiali, e con il risalto sulla prova orribile dei due americani. Davis? Il solito, ovvero due begli svolazzi a difese ancora da schierare, e poi l'impressionante inutilità che lo ha portato a non vedere più il campo dopo. Thornton? Avrà pagato la riformulazione delle gerarchie degli esterni, con meno leadership e meno palloni da costruire quanto invece da realizzare. Freddo, 1/10, la peggiore in stagione.
Poi, chiaro che risalta agli occhi come tutto questo sia coinciso con il rientro di un comunque acerbo Aradori. Qui c'è materia sia per i simpatizzanti che per i detrattori: sì, è inevitabile notare la questione, come inevitabile vedere una partita giocata a scarpe non allacciate e le solite mancanze. Sì, è giusto evidenziare che non è colpa sua se gli ultimi punti stranieri la Effe li abbia segnati, con Thornton, sul 16-10 (curiosamente, una azione dopo il suo ingresso in campo). Ma la verità è che, forse, la Fortitudo dopo 4 anni avrebbe bisogno di superare l'atavico quotidiano dibattito sull'impatto del giocatore bresciano, perchè così non si va da nessuna parte. Nel bene come nel male.
Infine, l'inizio di una settimana che oltre al cambio di sponsor (Kigili saluterà nei prossimi giorni, dentro Flats Service) dovrà tenere sedato un ambiente non sempre ben saldato al proprio interno, e non si parla necessariamente di area tecnica. Ma d'altra parte, se fosse una realtà normale, non sarebbe la Fortitudo.
Ed ero contentissimo - Unici a salvarsi i due giocatori forse meno tecnici ma più ormonali, e in una domenica di tali dimenticanze e frivolezze allora anche l'espulsione di Italiano (antisportivo prima e tecnico poi) è da prendere come un fatto non negativo. L'altro, ovviamente, Cucci.
Non me lo so spiegare - Oltre a tutti i già citati, i disastri della coppia Fantinelli-Panni. Con il primo a dimenticarsi come passare la palla a metà campo - ma è anche vero che se i compagni corrono via e si impalano nelle proprie posizioni, incapaci di leggere la situazione, tutta la colpa non può essere sua - e il secondo ad incaponirsi nel prendere a mazzate un ferro incolpevole. Poi magari si poteva puntare più su Barbante: ok, dietro avrebbe fatto fatica, ma forse davanti sarebbe potuto essere una boa migliore nel momento in cui i due bomber designati sono andati di 2/18. Ora, doppia rischiosa casalinga.
(Foto Sofia Rosamilia)