Virtus, il punto dopo il Bayern. Quinta vittoria in Eurolega dall'arrivo di Ivanovic
Quando Luca Banchi si è dimesso, a dicembre, la Virtus in Eurolega era ultima da sola con il record di 2-11. Da quel momento, escludendo la partita allenata da Jakovljevic, il bilancio è di 5 vittorie e 3 sconfitte. Il cambio di passo è evidente, e la classifica lo rileva. La Segafredo si è lasciata dietro Alba e Maccabi - che sono in caduta libera con un bilancio di 1-9 nelle ultime dieci, e punta a recuperare ancora posizioni, con il Baskonia che dista due vittorie e la coppia Efes-ASVEL tre. Il decimo posto, l'ultimo utile per i play-in, dista cinque vittorie, a oggi lo occupa proprio il Bayern con il record di 12-10. Onestamente è quasi impossibile da raggiungere, la distanza è troppa e le partite che restano troppo poche. Ma non si può non rilevare il cambio impressionante di rendimento della squadra, che in un mese e mezzo ha completamente cambiato mentalità. La difesa è la base da cui si parte sempre, come chiede Ivanovic, e i risultati arrivano. Alcuni giocatori, prima poco coinvolti, hanno decisamente alzato il rendimento: è il caso di Morgan, ieri eccellente in difesa su Edwards, e di Grazulis, che si sta rivelando sempre più utile.E anche la modalità di utilizzo di alcuni giocatori, Shengelia in primis, è cambiata. La cosa più notevole è che il netto miglioramento di risultati è arrivato nonostante i tanti infortuni che hanno colpito i bianconeri nell'ultimo periodo: Clyburn, Shengelia appena rientrato dopo un mese di stop, ora Zizic. E sul mercato, per ora, non è arrivato nessuno.
Insomma, la scelta di Dusko Ivanovic per ora è stata assolutamente vincente, e la sua mano si vede eccome. E a prescindere dal risultato finale in Eurolega, questa nuova mentalità che la Virtus mostra a ogni partita sarà decisamente utile quando si giocherà per alzare trofei, tra un mese la Coppa Italia e a maggio i playoff scudetto. Sperando, nel frattempo, che il roster venga potenziato.