Gianni Petrucci è stato sentito da Andrea Barocci per il Corriere dello Sport. Un estratto dell'intervista.

"I ristori ci erano stati promessi, c'è il decreto; ma ogni volta è un rinvio completo. Il basket ha pagato un prezzo carissimo alla pandemia. Ovviamente non voglio mettere il Paese dietro il basket, ma il mondo della pallacanestro ha sofferto. Il fatto triste è che non si sia fatta mai una distinzione tra lo sport professionistico e quello dilettantistico. Sembra quasi che siano uguali. Sì, è uguale la finalità, però i costi sono enormemente differenti. La realtà è che sono due pianeti differenti. Come risolvere questa situazione? Basterebbe mantenere ciò che ci era stato promesso...
Giocare in estate? In un futuro si potrebbe anche fare, ma appunto in futuro, quando cambierà tutto il panorama del basket europeo. E comunque giocare in estate proprio no, perché bisognerebbe avere l'aria condizionata in tutti gli impianti. Oggi è impensabile qualcosa del genere, per tanti motivi. La prima cosa da fare ora è far comprendere che un accordo tra la Fiba e l'Eurolega è necessario. E poi ci sono le partite della Nazionale. Noi siamo un po' come il calcio: il campionato è lo spot del movimento, la Nazionale però è il faro, basta vedere cosa è accaduto dopo la vittoria agli Europei della squadra di Mancini. In ogni caso, ovviamente, non sono con il cambiamento delle regole in corso."

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