Stefano Tonut intervistato ieri sera a WeBasket su Radio1909 : "Virtus? Nelle partite secche può comunque succedere di tutto. Un piccolo stravolgimento può cambiare molto."

Arrivate da un importante vittoria nel derby contro Treviso, raccontaci com'è andata la partita e come arrivate all'impegno delle Final Eight?
È stato proprio un derby, partita magari non bellissima all'inizio, ma alla fine, soprattutto nell'ultimo quarto, penso sia stata una partita bella da vedere. Partita dura, intensa e piena di energie. Siamo comunque riusciti a vincere, ed è importante sia in quanto derby, sia in quanto i due punti ci servivano tantissimo e poi per arrivare all'impegno di giovedì nella maniera migliore. Sia la vittoria in Eurocup, che quella contro Treviso son state importanti per arrivare al meglio all'impegno di Coppa Italia, per noi un tabù, dato che negli ultimi anni non abbiamo mai superato il primo turno.

Aldilà dell'infermeria sempre piena, come ti spieghi questo inizio a rilento della Reyer?
È una stagione di alti e bassi. Sicuramente giocare con lo scudetto sul petto, è uno stimolo sia per noi, ma soprattutto per le avversarie. Giochiamo alla morte contro tutte le squadre, che giocano altrettanto alla morte contro di noi. Anche l'infermeria è purtroppo spesso piena. Ci avviciniamo al primo trofeo in palio, e siamo in corsa per tutte le competizioni prefissate. Quindi vedremo, a partire da questa settimana.

Ai gironi di Eurocup siete stati forse l'unica squadra a vincere a Belgrado. Un giudizio sull'Eurocup della Reyer e sulla competizione in generale?
Due squadre del nostro girone sono già qualificate tra le prime 8, Partizan e Tofas Bursa. Noi dobbiamo giocarci il passaggio del turno con Brescia e anche Vilnius sta facendo bene. Tutte le partite sono equilibrate e la competizione è di alto livello. Valuto sempre in maniera positiva il nostro cammino, perché siamo ancora dentro e dipende da noi il nostro destino.

Affrontate la Virtus Bologna che ha giocato la sua miglior partita sul vostro campo. Cosa serve per andare avanti in Coppa Italia, in quella che è storicamente stata una competizione alla portata anche delle meno favorite?
Il fattore C sicuramente conta. Scherzi a parte è una competizione a parte. Molto dipende da come ci si arriva. La Virtus ha giocato una grande partita contro di noi e sta comunque disputando un campionato clamoroso. Nelle partite secche può comunque succedere di tutto. Un piccolo stravolgimento può cambiare molto. Io ad esempio, fuori da venti giorni, potrei giocare o meno giovedì. Le squadre che ci saranno se lo sono meritate e sono tutte di livello alto. Vedremo.

Dove pensi che si deciderà la gara di giovedì?
Siamo due squadre lunghe di roster e sicuramente di alto livello. Dipenderà molto da come si preparerà la partita, sicuramente noi dovremo stare attenti, dato che Teodosic e Markovic stanno giocando in una maniera incredibile, ma mettono in ritmo tutti gli altri. Dovremo cercare anche di limitare i lunghi che giocano su tutto il campo. Vedremo anche cosa si inventerà il nostro coach, di più tattico.

Giovedì affronterai due giocatori (Ricci e Baldi Rossi) che ritroverai anche nel raduno Nazionale il 17 febbraio a Napoli: come valuti la scelta di Coach Sacchetti di premiare e lanciare tutti questi giovani?
Visti gli addii le rinunce e quant'altro, è arrivato il momento di lanciare questa nuova generazioni. Ricci e Baldi Rossi, con cui sono amico, se lo sono sicuramente meritato. Sarà bello rivederli, come sarà bello avere un nuovo gruppo. E se non sbaglio sarà proprio Baldi Rossi, che è un '91, uno dei più vecchi. Sono molto contento e mi sembra una situazione simile a quella di 3 anni fa dove ero nella sperimentale. Speriamo che l'innesto dei nuovi giovani sia veramente il futuro.

Quand'è che vieni a giocare a Bologna?
Sicuramente sia Fortitudo che Virtus hanno un passato inestimabile. Io sono sotto contratto con la Reyer e in questi anni abbiamo ottenuto dei risultati importantissimi, non solo personali, ma anche di squadra. Sono contento dove sono, quindi vedremo. Non so cosa il futuro mi aspetti. Sicuramente mi piacerebbe, ma credo che con i risultati che stiamo ottenendo, andare via da Venezia sarebbe difficile.

Al link l'intervista completa:

http://www.radio1909.it/podcast/webasket-con-stefano-tonut-guardia-della-reyer-venezia-e-giulia-arturi-guardia-geas/

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