Si sperava in una settimana di recuperi, è stata una settimana di Covid e di situazione in allenamento dove, ad un certo punto, gli unici lunghi disponibili sono stati quelli portati a Bologna, in fretta e furia, la settimana scorsa. Ovvero Borra e Charaeccetera, che con tutto il rispetto non possono essere ipotizzati come coppia da mettere sotto canestro in serie A. Alla fine Benzing e Groselle sono stati rimessi in piedi, grazie a tamponi per una volta non ostili, per cui almeno da questo lato, insomma, poteva andare davvero peggio. Ma è chiaro che è stato l’ennesimo prepartita dove si è parlato di altro, e dove per forza di cose è dura pensare che Martino possa aver lavorato nelle condizioni migliori. Ormai però è solo di questa, ergo si faccia con quello che si ha. E si speri tanto, tanto, nel feeling tra la coppia Durham-Feldeine, dato che si sa come molto spesso le fortune delle squadre dipendano anche e soprattutto da come i compagni di passaporto facciano comunella tra di loro: scorso anno quando Banks e Saunders trovavano la quadra tutto andava meglio, per dire. E proprio da Banks si dovrà chiedere di evitare la partita dell’ex.

Poi, dalle parole di ieri di Martino, è evidente che la società ha deciso di passare al 6+6, con annessi e connessi economici ben noti: sarà solo da capire chi sarà il sesto, perché pare evidente che decidere in questo modo per dare spazio a Gudmundsson (o almeno, a questo Gudmundsson visto finora) non è il massimo. Serve un cambio di Durham credibile, uno che sappia dirigere e fare punti per non lasciare all’ancora poco conosciuto Feldeine e all’ondivago Aradori il peso dell’attacco. Come dite? Ce n’era già uno e lunedì giocherà dalla parte avversaria? Vabbè, non pensiamoci più.

Trieste, quindi. Nel gruppone che è 6-4 in classifica, quindi terzo posto complessivo pur avendo giocato una partita in casa più delle compagne di gradino. Ritmi e punteggi bassi per la truppa di Franco Ciani (antico rivale della Effe quando, nei playoff di A2, c'era sempre derby tra la Fortitudo di Bologna e quella di Agrigento): penultimo attacco, peggio fa solo Varese, e seconda difesa, dietro Milano. E' ovvio che molti occhi saranno puntati sul già citato Banks, forse non del tutto compreso a Bologna e sicuramente svantaggiato dalle porte chiuse: 15 punti di media, buone percentuali (59 e 40) e, insomma, lo scorso anno lui in Fortitudo fu spesso la risposta, e non certo il problema. Poi l'ex Virtus Delia a fare 10 di media, e il neo arrivato Corey Davis, in regia, a prendere il posto dell'omonimo Corey Sanders rescisso da poco tempo. Poi l'antichissimo Cavaliero, e se vogliamo curiosità per l'altoatesino Alessandro Lever, lungo tornato in Italia dopo anni scolastici americani, e che in estate era stato nasato anche da Bologna: per lui, 15' e 5 punti di media.

Si gioca lunedì alle 20, diretta Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto di Valentino Orsini/ Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92