GENTILE: "SIAMO PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTITA, NON CI SONO FAVORITI. SONO MOLTO CONTENTO DI QUELLO CHE STO FACENDO, MERITO DELLA SQUADRA E DEL COACH"
Stefano Gentile è stato intervistato da Paolo Di Domizio durante l'appuntamento quotidiano di RadioBolognaUno "Virtus Day Time" in onda tutti i giorni. Ecco le parole dell'ex Reggio Emilia.
Come ci si prepara in questi giorni, che sembrano eterni, in vista di una finale promozione? "Ci si prepara facendo le stesse cose di sempre, preparando le partite come si è fatto fino ad adesso, rimanendo concentrati su quello che noi possiamo fare e mettere in campo. Sicuramente bisogna dare una sguardo anche alle altre due semifinaliste, per capire in ogni caso quali sono gli aspetti fondamentali del loro gioco."
Virtus che ha dimostrato di sapersi adattare a varie situazioni di gioco, quasi sempre con opzioni diverse, un aspetto che sarà importante anche in finale: "Sia Fortitudo che Trieste stanno giocando una semifinale avvincente e i valori in campo sono simili, come dimostra il fatto che la serie si deciderà in gara 5. Per quanto riguarda noi siamo pronti a fare la nostra partita, fare le cose che sappiamo fare meglio, mettendo in campo le nostre caratteristiche principali, consapevoli che sarà una finale dura, come ogni finale. Non ci sono favoriti, come succede in ogni situazione in cui c'è un importante traguardo da raggiungere. Non bisogna dare niente per scontato e, dunque, dal canto nostro ci concentriamo su quello che possiamo fare noi, cioè far bene. Per quanto riguarda i ritmi della partita direi che fino ad adesso abbiamo dimostrato di riuscire a giocare ai ritmi che ci sono più favorevoli."
Le tue prime apparizioni in Virtus quasi in punta di piedi, per poi diventare trascinatore di questa squadra: "Io sono molto contento di quello che sto facendo e credo che questo sia merito innanzitutto dei miei compagni e del coach, che sono comunque riusciti ad aiutarmi ad entrare nel gruppo per giocare rapidamente nella maniera migliore. Allo stesso tempo io mi sono messo al servizio della squadra, ho cercato semplicemente di sistemare quello che potevo, quello che so fare io con le mie caratteristiche, sempre a disposizione della squadra. Il mio obiettivo era quello di far rendere i miei compagni al massimo delle loro potenzialità e credo che fino a questo momento siamo riusciti ad unire questi due aspetti e a mettere in pratica tutto ciò."
(foto Pierfrancesco Accardo)