(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

In quanti l'hanno cantata, Personality? Anche la nostra Caterina Valente, deceduta un mese fa. E' quella che manca alla Fortitudo, che torna da Rimini con la seconda sconfitta in stagione e si domanda cosa sia che non funziona. Ok, calendario bizzarro - due trasferte al via - e due avversarie che ora sono 3-0, ma se Milano poteva anche starci è chiaro che ieri, contro una squadra prima di due giocatori chiave, è stata fin troppo opaca per essere derubricata con un alzar di sopracciglia. La Effe manca di identità, di personalità Quella che fa fare la voce grossa nei momenti importanti, che sa fermare le cariche avversarie, che incute timore. Nulla di tutto questo: sconfitta a Milano per le tante triple prese (una costante: anche ieri 12/28 beccate), ieri invece per ruggine un po' da tutte le parti. Regia senza nerbo, fatica a rimbalzo, e giocatori quasi rassegnati davanti ad errori, come si suol dire, da dilettanti: schiacciate sbagliate, appoggi che diventano cross, eccetera. E l'ex Trapani Mian che, nel finale, ha perso due volte l'ex Trapani Marini per due falli, quattro liberi e i godimenti del Presidentissimo, tenuti ovviamente molto sobri.

E' ovvio che la strada sia lunga e che non serve mettere pressione o strazio adesso, ma per ora la squadra fatica a convincere, come le facce di chi non capisce cosa stia capitando. Magari attratti dalla falena della Supercoppa, che è stata un episodio e poco più, questi per ora sembrano la classe che non ha paura delle punizioni corporali in caso di errore, e si distrae. Almeno, dopodomani si torna al Paladozza: terra mai più battuta dai tempi delle scorribande siciliane al buffet, servirà qui trovare la fiducia che, oggi come oggi, pare proprio mancare.

Sei bellissimo - Cusin e Sabatini gli unici a salvarsi, senza fronzoli e con compiti ben precisi da portare a casa. Ma lo sanno anche loro che non ci si può affidare a loro per essere protagonisti.

In altomare - Perculeggiato quando disse che Ogden sarebbe mancato, è per ora da rendere onore a Marco Calamai, perchè sin qui Gabriel è stato un buco nero. Al di là della non difesa, la Fortitudo soffre la sua assenza in fase di costruzione offensiva: Ogden si proponeva, Kenny aspetta la palla a nove metri dal canestro e poi spara roba inutile (5/21 dall'arco finora). E' fosforo che viene a mancare, e di cui tutto il resto della truppa ne risente. Fantinelli, ieri ai minimi storici o quasi, in primis.

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