Alessandro Pajola è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Il cambio di passo? Non c’è stato un episodio in particolare, è un percorso che porto avanti da tanti anni col duro lavoro e ora probabilmente sto raccogliendone i frutti. Ogni anno cerco di migliorare ogni aspetto del mio gioco e sono contento se sul campo si vede, perché è il parquet a dover parlare.
Primo nei recuperi? La maggior parte è istinto. Fin da bambino sono stato affascinato dal recuperare la palla, spesso venivo “cazziato” perché se non intercetti lasci la difesa in sottonumero. Per rubare devi essere sicuro, devi capire un secondo prima cosa fa l’attaccante. Uno dei miei idoli era Diamantidis, un mostro sugli anticipi con le sue braccia lunghe. Un giocatore che mi ha sempre intrigato, ricordo che guardavo le partite con mio fratello e a questa sua caratteristica prestavo grande attenzione.
Giocare con Teodosic e Markovic? Cerco di rubare loro ogni caratteristica o trucchetto. Lo faccio in generale con ogni giocatore, ma loro essendo nel mio ruolo possono ispirarmi di più.
Tra cinque anni? Mi voglio vedere stasera a casa migliorato rispetto a quello che ero nell’allenamento di stamattina. Vivo giorno per giorno. Sarei orgoglioso in futuro di essere un giocatore importante della Virtus e vincere con questa maglia"


(foto BC Lietkabelis)

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