Finisce 102-104 per il Cimberio Novara, e il Bignami Castelmaggiore non sa se flagellarsi per i 16 punti di vantaggio lasciati scorrere nel secondo tempo, o se allargare le braccia rassegnato, inerme davanti allo show personale di Rashad Phillips. Questo folletto dalla statura limitata e dalla capigliatura da mandare un avviso di garanzia al barbiere ha infatti avuto un impatto sulla partita simile forse soltanto al meteorite che pare abbia estinto la stirpe dei dinosauri, che fino ad allora sembravano invincibili.
E' stata una partita uguale contraria a quelle che si erano viste lo scorso anno, quando il Bignami gigioneggiava per 20-25 minuti e poi scatenava i missili perforanti in finali di massima esaltazione. Stavolta la parte l'ha sviluppata Novara, che dopo essersi fatta asfaltare nelle prime battute, si è comodamente seduta sul pullman della vittoria, mostruosamente guidato da un tizio che non dovrebbe metterci molto a far dimenticare Orazio Jenkins. Anzi, forse farà sembrare il suo predecessore un discreto comprimario.
Eppure si era cominciato bene: tutti a segno, Abram che scende dall'aereo per tripla e assist a Donzell Rush, e 14-6. Novara si aggrappa al mismatch che vede Salyers marcato da un Williams più basso, ma Castelmaggiore passa davanti a tutto, amche ad un antisportivo di Pilutti che rompe un minimo il primo momento positivo dei rossoblu. 21-18 a fine quarto.
Secondo quarto che vede Abram, ancora fuori dai giochi offensivi dei suoi, messo in panca. Ma non si nota: Ghiacci ne sbatte 10 di fila, e nessuno nota che quel piccoletto con strani arabeschi sul cranio sta cominciando a fare "brum brum"... Quando Abram rientra il Progresso raggiunge l'apoteosi: tutti portano il loro mattoncino, tutti la mettono: 54-38, prima che l'ultima azione del tempo porti il risultato al thè sul 54-40.
Poi cosa capita? Che il giro di palla offensivo si inceppa, la boccia arriva spesso sotto canestro a Rush che fa e disfa. Ticchi gira gli uomini in difesa per non subirne tanti da Salyers, ma Phillips comincia il suo volo. Quando Aimaretti e Rush vengono espulsi per una rissa western dopo un rimbalzo l'inerzia è già cambiata, ma il Bignami perde un punto di riferimento importante. Si tiene botta, 68-67.
Ultimo quarto con poco da dire: Phillips gioca da solo, porta la squadra in vantaggio, devasta i tentativi di zona, fa perdere il conto dei punti al megatabellone. Negli ultimi minuti il Progresso riesce anche a pareggiarla con bomba di Abram, ma ci vorrebbe un esorcismo per bloccare il 13 biancoceleste. Sul -3 Pilutti mette due liberi su tre che ne aveva, Phillips ne fa 2, poi Levin e lo stesso Pilutti sbagliano il pareggio prima che Ogliaro metta il 2/2 finale.
Squadra ancora da formattare, con Abram da integrare. Ma la speranza è che questo incubo targato Phillips (51 punti, di cui 36 nel secondo tempo) non riappaia più...

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BUONA LA PRIMINA PER LA FORTITUDO