Alla vigilia di Trapani-Virtus, Luca Baraldi è stato ospite della tv di Antonini, con lo stesso presidente-editore in studio.

“Abbiamo rammarico per aver perso la Supercoppa, abbiamo avuto occasioni per chiudere la partita ma alla fine ci sono in campo anche gli avversari e hanno vinto loro. Con un errore paragonabile ad un rigore sbagliato di Maradona, ma lo sport è questo”

Il pubblico di Trapani? “Clamoroso, e domani siamo consapevoli di affrontare un palasport infuocato e che vorrà vincere. Ci siamo anche noi, con la partenza di campionato più difficile che ci fosse. Avrei preferito riaffrontare Milano: Trapani è una grande squadra, con un presidente bravissimo e possibilità di fare bene in classifica. Domani partiamo con tutte le attenzioni del caso”

Trapani potrà arrivare al vertice? “Ci sta lavorando, ha già la giusta mentalità: coach e presidente usano le parole giuste per caricare l'ambiente. Sarà una gara incerta, Trapani è un punto interrogativo per tutto il basket italiano: nessuna neopromossa ha avuto tutte queste attenzioni. Il basket italiano ha bisogno di imprenditori di questo tipo, noi dalla A2 siamo arrivati all'Eurolega: a pensare di essere vincenti lo si diventa”.

Il Presidente ha rotto le gerarchie del campionato. “Solo per chi non vuole migliorare. Solo chi non vuole migliorare può criticare il Presidente”

Il Presidente dice che i diritti televisivi vanno rivalutati. “Siamo gli unici ad aver votato contro questo modo di cedere i diritti televisivi. Incassiamo centomila euro all'anno, noi come Virtus: una neopromossa ne prenderà meno”

Le differenze tra calcio e basket? “Conosco il basket da pochi anni ma ha un potenziale enorme. Capisco che il calcio abbia altra popolarità, ma ad esempio a Bologna noi abbiamo cifre simili: sulla provincia, noi abbiamo più tifosi del Bologna Calcio. Ma anche su tutta l'Italia, i dati sono alti. Se vogliamo che i bambini si avvicinino allo sport servono giocatori, e serve detassare: in Eurolega affrontiamo il Monaco che non paga tasse, le squadre spagnole e turche pagano poco, mentre noi abbiamo il 220%. I nostri netti sono la metà di alcune squadre turche, poi andiamo a vedere i lordi… e poi la gente mi chiede di vincere. Se non ci fosse stata la legge sui rimpatriati, Teodosic e Belinelli non sarebbero tornati. E Belinelli è stato accolto alla grande all'aeroporto di Palermo perchè lo conoscono tutti. Non diciamo che non vogliamo pagare le tasse, ma dobbiamo batterci su questa cosa, come evitare di svendere i diritti televisivi. Perchè dobbiamo andare su televisioni a pagamento? Regaliamo i diritti alla Rai, o a Mediaset, andiamo gratis nelle famiglie italiane, andiamo in tutte le piazze italiane. Come il Presidente dice che Trapani è la Sicilia, ogni città rappresenta una regione. E le istituzioni devono aiutarci”

La griglia di partenza del campionato? “Logico pensare di farla in base al budget. Da dirigente, dico che i soldi servono. Fino a pochi anni fa Virtus e Milano erano il traino, ora si sono aggiunte Tortona, Brescia, Reggio Emilia, altre che si sono rinforzate, c'è Trapani ,c'è Venezia. Si alzano gli investimenti, ma le motivazioni sono come la forza: se ne hai tante fai tanto, come questa Trapani che mi fa paura e che può azzerare le differenze tecniche. Milano e Bologna arriveranno tra le prime 4-5, poi metto Trapani, Brescia che ha deciso di non fare le coppe, Venezia, Tortona”

La situazione di Polonara? “MVP di Supercoppa, risultati straordinari, contenti di averlo in Virtus”

 

Le parole, poi, di Antonini.

“Avere Luca, da editore di questa televisione, è un privilegio. Orgoglioso di avere l'opportunità di fare vedere a Trapani una partita importante, una nuova era: non è più la A2 o altre cose viste negli ultimi 33 anni ma è una eccellenza. Non ci poteva essere occasione migliore, iniziare contro una squadra così forte darà stimoli. Siamo una neopromossa atipica, la Gazzetta dello Sport ci mette tra le prime 4 del campionato, giocheremo una grande partita. La città se lo merita, è una partita che vedranno tutti e i giocatori sanno quanta attesa ci sia”

Avete fatto un precampionato con squadre di Eurolega. “Un rischio ben ponderato, ora abbiamo mentalizzato quale sia il livello europeo del basket, quali giocatori affronteremo il prima possibile. Abbiamo masticato l'emozione di affrontare squadre così forti, e dopo 33 anni ne eravamo impreparati. Ora sappiamo come fare il cambio di passo. Per questo ho voluto fortemente organizzare queste amichevoli. Si è fatto male Galloway, per un po' non lo avremo, ma chi lo sostituirà è pronto a prendersi la responsabilità di partire titolare”

Cosa ha chiesto a Repesa? “Con lui c'è stata subito una simpatia incredibile, per il suo atteggiamento e ironia. E' furbo e intelligente, e i furbi mi stimolano molto. Ho con lui un bellissimo rapporto, non entro mai nelle sue scelte tecniche e questo è importante, quando c'è totale fiducia nelle capacità di chi si è scelto. In lui c'è quello che mi serve adesso: ha accettato questa sfida, caricando quindi tutto l'ambiente”

"Il basket ha fatto passi importanti ma non decisivi, gli introiti sono ridicoli, c'è troppo squilibrio con il calcio: oggi Sky e Dazn pagano cifre enormi, ma hanno bilanci che fanno venire i capelli dritti. Il basket è bello, ha palasport pieni, mentre nel calcio ci sono troppe disparità tra le piccole squadre come Empoli che fanno fatica e il Milan, ad esempio. Serve un nuovo sistema di distribuzione del denaro, sono le grandi squadre che guidano il 60% delle tifoserie, queste devono avere introiti superiori. Le tassazioni sui giocatori sono improponibili, rispetto a Spagna e Turchia, il Real può pagare stipendi che in Italia non possiamo permetterci."

Abbiamo bisogno di imprenditori come Lei. “Chi investe vuole avere profitti, nell'arco di 5-10 anni. Chi entra nello sport, come me, vede che criticità ci sono. Ci sono bilanci fallimentari nelle serie inferiori, condizioni impossibilI. bisogna detassare. E io posso dire che tra basket e calcio non c'è differenza. Sono d'accordo con Baraldi, l'unica soluzione sarebbe un qualcosa come fecero Roma e Lazio, Stream. Dobbiamo trovare nuove risorse: Gandini è un grande presidente, è sensibile alle nostre esigenze. E Petrucci ha una anzianità ed esperienza clamorosa. Però bisogna alzare la voce e cambiare il basket: non dico come il calcio, ma serve qualcosa di dignitoso. Anche la Virtus ha passato una estate nel chiedersi cosa investire, e hanno comunque ridotto perchè sono sempre soldi”

Ma hanno sempre un roster di prim'ordine. “Con presidente come quello che hanno e con quell'impianto, quella è la loro struttura. Hanno milioni di tifosi, possono vendere tante magliette”

Per curiosità, sarà l'ex Virtus (tra le tante cose) Mario Boni il telecronista ufficiale di Trapani per questa stagione.

 

 

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