VIRTUS, IL PUNTO DOPO NAPOLI

Uscita tra i fischi dopo la peggior partita stagionale, la Virtus è davvero in un momento di grande difficoltà. Cinque sconfitte consecutive tra Eurolega e campionato, stato fisico ai minimi termini e stato mentale non molto diverso. La vigilia di Pasqua si è salvato il solo Marco Belinelli, unico ad avere quell’atteggiamento e quella voglia di vincere che ci si aspetta da una squadra di questo livello. Per il resto, la zona è stata quella dell’encefalogramma piatto.
Che alcuni giocatori non stiano rendendo come ci si aspettava è palese - Mickey e Lundberg sono quelli col peggior rapporto qualità/prezzo - così come non è una novità il disastro del reparto lunghi. Ma si è andati oltre, se Scariolo in conferenza stampa - dopo essersi definito primo colpevole - ha detto che nei momenti di difficoltà ognuno pensa al suo orticello. E’ mancato proprio il senso di squadra, e questo è preoccupante.

La stagione però non è finita. Ai playoff manca un mese e c’è tempo per rimettersi in carreggiata e giocarsi lo scudetto.
La prima cosa da fare è recuperare effettivi. Teodosic si è dimostrato insostituibile come creatore di gioco - e questo onestamente non depone a favore di chi nel periodo di sua assenza ha giocato da playmaker - mentre Pajola e Cordinier (e più avanti Abass) potranno dare un contributo difensivo importante. Poi bisognerà che la condizione fisica generale cresca, perchè nell’ultimo periodo è apparsa davvero ai minimi termini. E qui si vedrà il lavoro dei preparatori fisici bianconeri, capitanati da Matteo Panichi.
Infine, dato che la società ha aperto - finalmente - al mercato, bisognerà intensificare le ricerche di un lungo che possa alzare il livello del reparto.

Va infine ricordato che nel 2021 la Virtus è arrivata ai playoff da underdog e ha vinto lo scudetto, mentre nel 2022 l’ha fatto da favorita e ha perso. Insomma, tra maggio e giugno può davvero succedere di tutto, e chi sarà nelle migliori condizioni fisiche e mentali porterà a casa il tricolore.
La Segafredo ha il dovere di fare tutto - compreso migliorare il roster - per arrivare al meglio nel momento clou.