La maggioranza dei soci della Fondazione (una ventina, sui 33 totali) ha risposto in maniera positiva all'appello di Pietro Basciano. A breve quindi arriveranno nelle casse della Virtus più o meno 700mila euro, la cifra che serve per chiudere i conti con la stagione passata e superare senza problemi i controlli Comtec. Questo secondo quanto riporta Daniele Labanti sul Corriere di Bologna, che quantifica anche le cifre richieste: ai soci fondatori è stato chiesto un contributo di almeno 40mila euro, ai partecipanti di almeno 20mila e ai sostenitori di almeno 10mila.

Queste le parole del presidente della Fondazione Pietro Basciano al Resto del Carlino: Dopo l'assemblea di mercoledì ci siamo posti due obiettivi: il primo è considentire al club di iscriversi al prossimo campionato di serie A2 e da questo punto di vista ci siamo già mobilitati e sono sicuro che non ci saranno problemi. Contemporaneamente stiamo cercando un socio forte che possa prendere il controllo del club e sia in grado sostenere l'attività della società sportiva. Noi potremmo dare una mano se ci verrà richiesto, ma serve un socio forte.
Quindi di rischi immediati non dovrebbero essercene. L'iscrizione al prossimo campionato di serie A2 dovrebbe essere garantita, anche perchè i conti della società sono in regola, come ha fatto notare anche Joe Tacopina.

Sul resto, però, c'è ancora parecchia incertezza. E' ormai chiaro a tutti che il modello Fondazione va superato, e le parole di Basciano dimostrano che anche la proprietà sta ragionando in tal senso.
Luca Baraldi, che è all'interno della Fondazione in rappresentanza di Segafredo Zanetti, ha così commentato al Carlino: Il mio giudizio personale è che la Fondazione è stata costruita su buoni propositi, ma le regole che la governano non consentono di individuare in maniera chiara le responsabilità tra i soci. Tutti sono chiamati a partecipare in modo volontario alle esigenze del club, ma non è ben chiaro a chi sia affidata la responsabilità del budget. al suo interno ci sono tanti imprenditori importanti che probabilmente non gestirebbero la propria azienda in questo modo, vale a dire rincorrendo sempre le esigenze del club e non avendo una previsione certa di quanto si spenderà.

Per superare questa impasse - però - serve il socio forte. Con l'aumento di capitale da 1.5 milioni aperto fino al 31 dicembre chiunque può entrare in Virtus Pallacanestro e assumersi onori e oneri del caso, mandando la Fondazione in minoranza.
Luca Baraldi ha già fatto sapere che tale socio non sarà Massimo Zanetti. Sul fronte americano, si attende la risposta di Joe Tacopina, sul quale alcuni soci avrebbero delle perplessità, peraltro.
Se invece non arriverà nessuno, l'unica alternativa è quella dell'aumento di capitale fatto da alcuni dei soci odierni maggiormente impegnati, Pietro Basciano in primi. Secondo Daniele Labanti - però - tale eventualità è da escludere.
Pertanto, a oggi, la situazione è questa: o arrivano gli americani, o si resta nella situazione attuale. Ovvero, la Virtus verrà iscritta al campionato di serie A2, ma tutto il resto è ancora nebuloso.

AMMISSIONE ALLA SERIE A, DECISIONE FINALE IL 15 LUGLIO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE