In una settimana tranquilla dal punto di vista del fuoricampo - e a 'ste latitudini non è poi così normale, anche se le recenti dichiarazioni di Teo Alibegovic hanno per l'ennesima volta fatto capire che, almeno nello spogliatoio, non è sempre rose e fiori. Anzi, non lo è quasi mai - la Fortitudo si è allenata nel tentativo di liberarsi dalle scorie della sconfitta interna con Torino e in quello del cercare la condizione migliore dei propri giocatori, per continuare questo orologio. Che dal punto di vista della classifica ben poco ha da dire, a meno di clamorosi ribaltoni, filotti di vittorie e via discorrendo: nemmeno il torneo dei bar di Ulivieriana memoria calcistica (e andò bene) o la serie di finali della passata stagione (lasciamo perdere) sarebbe sufficiente, dato che per raggiungere il secondo posto in griglia servirebbero anche risultati clementi da altri campi.

E allora che diventi una specie di ulteriore precampionato, per capire quali siano gli equilibri interni, le gerarchie e affinare, una volta per tutte, la famosa amalgama di squadra: se più volte gli stessi giocatori hanno dovuto ribadire che ci siamo parlati è chiaro che gli amori interni non sono sbocciati a prima vista, e che qualche attrito ci deve essere stato. Che la primavera possa portare a nuovi sentimenti chissà: per ora, che ci si ricordi che più dell'amore per il proprio compagno di squadra, o soprattutto di reparto, il nobile sentimento dovrebbe essere rivolto verso la maglia, la tifoseria, eccetera eccetera. Poi, a bocce ferme, che i cuori viaggino dove pare a loro.

Piacenza, quindi. Di fatto paritetica alla Fortitudo, con sesto posto nella regular, 12-12 di record, forse maggiore propensione offensiva e diverso bilanciamento tra casa e fuori (7-5 e 5-7, rispetto al 9-3 e 3-9 bolognese), e scontri diretti che l'hanno resa il fanalino di coda nella nuova fase. Allenata da Stefano Salieri, alla prima volta contro la Fortitudo dai tempi dei playoff con Ozzano e al ritorno a Bologna dopo i due anni tra Eagles e Biancoblu, ci si barcamena tra acciacchi, assenze e situazioni da rivedere: si è da poco tornato ad allenare il lungodegente Sabatini (12 punti e 7 assist prima del crac), si spera nella buona condizione dell'esterno McGusty (20 di media), mentre duro se non impossibile sarà il recupero del centro Skeens (11+12). Attenzione all'ex Virtus Portannese e all'esperto Pascolo, oltre alle doppie cifre degli italici Cesana e Miaschi.

Si gioca sabato, ore 20.45, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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