Fortitudo, il punto dopo una settimana di preparazione
Con l'arrivo di Gabriel sono ormai tutti teoricamente abili e arruolati, i giocatori Fortitudo per la prossima stagione. Certo, con il distinguo per Aradori e Panni: il primo che si porta dietro i postumi dell'infortunio contro Trapani e una riabilitazione al passo con le tabelle di marcia ma che necessiterà dei suoi tempi. E il secondo che dovrebbe farsi operare nei prossimi giorni per pubalgia con l'obiettivo, comunque, di vederlo già in campo per l'inizio del campionato.
In Fortitudo c'è soddisfazione per quanto messo in campo, magari guardando i pronostici che arrivano da alcune testate online che mettono la compagine di Cagnardi in una classifica diciamo medio-alta, più media che alta. E ricordando come, nella passata stagione, la cosa era più o meno simile: altre le candidate al vertice e Bologna a vedere di raggiungere i playoff senza ulteriori sogni. Quelli erano stati i vaticini di tarda estate, come siano andate poi le cose ce lo ricordiamo tutti.
Ma alla fine, che Fortitudo è, questa? Esperta, forse con qualche anno di troppo sul groppone - ma l'unico veramente over è Cusin, il cui ruolo è comunque quello di cambio, quindi va bene lo stesso - e con il vantaggio di avere un gruppo che già si conosce abbastanza bene (con due nuovi arrivi che l'ambiente lo hanno assaporato in passato) che dovrebbe far dimenticare il fatto di partire senza Aradori. Il calendario sarà subito in salita, con 4 trasferte nelle prime 6 gare. Ma, tutto sommato, a buttarsi in acqua alta fin da subito dovrebbe aiutare ad imparare presto l'arte della nuotata, no?