Le parole di Antimo Martino alla vigilia del derby.

“A distanza di poche ore siamo di nuovo qui, dopo aver archiviato la partita con Brindisi, per preparare la successiva e finalmente possiamo parlare del derby. Non sono io a spiegare come sia particolare e speciale, è carico di aspetti emotivi, la città lo aspetta da anni e c’è voglia di affrontarla e viverla cercando di fare il meglio possibile e cercando di infastidire una Virtus capolista, che gioca in casa, che ha ambizioni e tanto ha investito con anche la firma del miglior giocatore d’Europa. Non sarà facile, partono favoriti, ma questo non deve condizionarci: è un motivo in più per cercare di metterli in difficoltà”

Dite sempre che si deve pensare sempre alla partita successiva, e ora ci siamo. “Ieri sera ero molto contento per la vittoria, era molto importante battere Brindisi, ero preoccupato per il modo in cui potevamo accoppiarci a loro, e sapevo che saremmo dovuti essere perfetti. Ieri mi sono goduto questa sensazione, iniziando ad immaginare quello che sarà mercoledì. Mi piace l’idea di arrivarci con queste sensazioni positive, entusiasmo e classifica, ma soprattutto per come questa sia caratterizzata: stiamo facendo un buon lavoro, attraverso una costruzione di qualità di gioco in campo, lavorando sul gruppo e con tante cose che fanno ben sperare per il futuro. C’è stata qualche difficoltà ma siamo sereni, anche se serenità non è la parola più facile da affiancare ad un derby”

Avresti voluto più tempo per preparare la partita, o va bene in mezzo alla settimana? “Forse giocare dopo tre giorni aiuta. Personalmente non mi cambierebbe nulla, ma capisco che per i giocatori sia meglio andare in campo subito. L’emozione sarà notevole, quindi due giorni sono sufficienti per tutti”

La sconfitta della Virtus a Sassari sarà un vantaggio o svantaggio per voi? “Non lo so, noi sappiamo quale sia il valore di Sassari e una sconfitta lì ci può stare, senza che debba essere io ad analizzare come sia arrivata”

Come si ferma Teodosic? “E’ forte, difficile da limitare. Serve stare concentrati, ma non voglio fare l’errore di pensare solo a lui. Sarebbe un grande errore tralasciare gli altri. Abbiamo pochi giorni, ma cercheremo di approcciare la partita come sempre”

Molto conterà la gestione dell’emozione. “Partite in una atmosfera così calda ti tiene di certo concentrato, ma il rischio è di fare scelte poco sensate. Quindi servirà equilibrio, stando sulla testa sulle cose da fare e non pensando alla partita sugli spalti”

Come cambia la vostra routine? “Al di là delle feste cambia molto. Già oggi ci vediamo, faremo un allenamento senza tanta intensità ma è già diverso dal classico giorno di riposo di un post partita, e domani sarà già la vigilia. Ci arriveremo quindi con un allenamento e mezzo, quindi sarà importante il video, o le riunioni: meno campo più fuori, non avendo altro tempo. Il 25 faremo rifinitura sul campo di gioco come in tutte le trasferte, poi giocheremo”

Hai ricordi particolari del derby? “Dal vivo non ne ho mai visti, in tv ricordo quando entrambe avevano roster e giocatori importanti, tanti campioni sullo stesso rettangolo di gioco nella stessa città, ma non ci sono episodi in particolare”

I tifosi ti hanno trasmesso emozione, ti hanno chiesto del derby? “Me l’hanno chiesto dal giorno del raduno, un tifoso già in pullman mi disse che dovevamo vincere due partite, e io gli ho spiegato che dovremmo vincerne un po’ più di due… questo spiega la follia con cui in città si vive la partita. Sono contento di aver già vinto più di due partite, ora proviamo a vincere la prossima”

Sarete al completo? “Vediamo come starà Daniel dopo giorni di febbre altissima. Dellosto è recuperato anche se non si è allenato con la squadra”

La Virtus pare stanca, e pareva imbattibile, ma pensarla così sarebbe un errore. “Se è stanca non lo so, di certo non è facile per nessuno fare una stagione al 100%. Io mi auguro che lo sia, così avremmo qualche vantaggio in più. Non penso che la sconfitta di Sassari influenzi qualcosa, così come non lo avrebbe fatto una nostra sconfitta ieri: l’importanza del derby dà la possibilità di resettare subito e di cercare di fare il massimo. Per quel che mi riguarda non mi dispiace arrivarci con queste piacevoli sensazioni, 4 vittorie su 5 nelle ultime perdendo solo a Sassari, stiamo giocando bene, siamo cresciuti su tanti aspetti, ci arriviamo con molte più certezze rispetto ad un mese fa”

Quale sarà la chiave in campo, per la tua squadra? “Quando immagino una partita, come sempre, metto il collettivo sia in attacco che in difesa al primo posto. Sarà importante quindi giocare insieme, aiutarsi, leggere quello che la partita porterà a fare e quali i possibili vantaggi. L’aspetto più importante sarà la capacità delle due squadre di avere un contributo da tutti”

Aradori lo scorso anno era il capitano della Virtus, gli hai parlato su come affronterà la gara? “Parlerò con lui come con tutti. Lui è un giocatore molto maturo, è sereno nelle cose che fa, scrupoloso per come si prepara, quindi l’approccio sarà uguale. Poi mercoledì avrà qualcosa di più nell’aspetto emotivo, il passaggio in estate è stato forte, ha ricevuto critiche, ma confido nel suo equilibrio. Potrà trovare il modo per cercare, anche se non sarà facile, di isolarsi e arrivare alla gara mentalmente pronto. Magari parleremo, ma senza appesantire troppo la cosa. Non c’è bisogno di caricare più di tante: ho letto tante sue interviste, sono rimasto colpito dall’equilibrio nelle dichiarazioni, e questo lo aiuterà”

Stipcevic ha dato segnali di ripresa, e affronta un gruppo di serbi, dopo che Teodosic ha detto che loro sono il “popolo eletto”. “Lui questo tipo di partite le ha già giocate, è abituato a grandi platee e questo è un aspetto positivo. Non lo vedo comunque in un momento negativo, in alcuni momenti non è stato brillante ma spesso questo è coinciso con un andamento di squadra che non lo ha aiutato. Per una gara del genere può caricarsi, è uno che queste partite le vorrebbe sempre giocare. Non penso abbia rivalità contro il ‘serbo’ Teodosic, ma contro di lui e contro tutta la Virtus, i grandi giocatori e i grandi interpreti che ci sono dall’altra parte. Non ha rivalsa, solo voglia di fare bene da parte di un giocatore istintivo, emozionale, che sa quanto sia diversa questa partita”

Anche Djordjevic è un ex, come Pozzecco. “Speriamo che il risultato cambi, anche se Pozzecco è stato ex sia sul campo che in panchina, e Djordjevic no. Sarà stimolante affrontarlo, è stato un giocatore importante ed è destinato ad una carriera importante anche come allenatore”


Il video, grazie a Sportpress


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