Marco Belinelli è stato intervistato da Corriere dello Sport e Tuttosport.
Un estratto delle sue parole.

Sono carico e orgoglioso, era uno degli obiettivi.
Contro Treviso abbiamo giocato un buon basket contro un'avversaria che ha lottato e ci ha complicato la serie. Facendoci arrivare pronti contro Brindisi. Siamo stati davvero bravi, soprattutto a vincere la prima che in trasferta è molto complicato. Quel successo ci ha dato grande carica, è stato un lavoro di gruppo, dove ognuno ha dato qualcosa: sarà ancora più importante ripeterci contro Armani. Milano è davvero fortissima e molto ben allenata. È andata a un tiro dalla finale di Eurolega. Ha vinto su tutti i campi più difficili. Sicuramente avranno studiato come togliere alcune nostre chiavi: il pick and roll di Teodosic, le mie uscite dai blocchi. Dovremo essere bravi a trovare le soluzioni alternative, soprattutto a giochi rotti".
Il ritorno in Italia? Non è stato semplice, anche perché iniziare a dicembre mi ha tolto qualcosa sul piano fisico, ho perso una parte importante. Adesso sto bene.
La reazione dopo Kazan? Siamo stati bravissimi a reagire immediatamente dopo quell'eliminazione, anche se abbiamo perso contro Milano, ma lottando, giocandocela contro la migliore e concentrandoci per puntare all'altro obiettivo, questo finale. Ora ci proveremo in ogni modo. Abbiamo perso tre volte con l'Armani, ma bisogna sempre avere fiducia. Del resto in giro sentivo che non avremmo vinto nemmeno una gara con Brindisi. Ripeto sono orgoglioso di quello che stiamo facendo. Ogni partita può essere diversa.
Con Milano è 0-3 in stagione? Se avessimo sentito quello che si diceva in giro, non avremmo dovuto passare il turno. Questo ci ha caricato ancora di più. Sono orgoglioso, come dice Teodosic, di essere arrivati qui. Ora dovremo restare uniti cercando di fare cose semplici.
Se arrivasse una chiamata NBA? Potevano pensarci prima, no? Hanno perso tempo. Sono qui per il progetto Virtus e per vincere.


(Foto Virtus Pallacanestro)

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