Sasha Djordjevic, che stasera affronterà Milano con il suo Fenerbahce, è stato intervistato da Andrea Tosi sulla Gazzetta dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Vorrei portare in campo la parte guerriera del Fener così come sono riuscito a stimolare la Virtus sotto l'aspetto agonistico in quella serie scudetto che ci vedeva sfavoriti. La voglia di vincere e l'energia fanno sempre la differenza anche quando i valori in campo sembrano distanti".
Milano? "Ha rinnovato l'organico con giocatori di qualità e carisma come Melli, il profilo di giocatore che le mancava nel parco degli italiani. E ha aggiunto atletismo e versatilità con Hall e Mitoglou, e anche Ricci, il "mio" capitano alla Virtus. Poi dietro c'è la vecchia guardia Delaney­-Rodriguez­-Hines oltre a Shields che ha fatto un salto di qualità enorme.
E' una sorpresa che sia capolista? No, perché anche l'anno scorso è scattata forte e da quando c'è Messina ha assunto un altro status nell'Eurolega. La considero una delle favorite per la vittoria finale. Sicuramente ha il potenziale per tornare alle Final Four.
Il triennale al Fener? L'unico obiettivo che ho sempre avuto in testa nella mia carriera: vincere tutto, o quantomeno provarci fino alla fine. Dico spesso ai miei giocatori che nel basket uno si allena per tirare e un altro per segnare. Uno gioca per giocare e un altro per vincere. La differenza fa il campione.

(foto Virtus Pallacanestro)

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