(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

 

Flats Service Bologna – Hdl Nardò 71-69

 

Alla fine servono anche queste serate, dove non brilla nessuno, dove è chiaro che se il quintetto non canta coralmente tutto diventa un bel problema, ma dove si porta a casa la vittoria e si deve pensare che questa è la cosa importante, senza stare tanto a ragionare, almeno a caldo, su cosa sia mancato per avere anche la prestazione oltre che il risultato. Con Panni fuori e tante mani fredde, con passaggi a vuoto e altri direttamente in parterre, e miracolati da un cesto fortunato, alla fine, di Ogden. E Nardò regala quello che Forlì, domenica, si era presa.

La cronaca

Si parte in modo discretamente caotico, tra rimbalzi offensivi presi ma anche perse e ferri che permettono a Nardò un timido approccio al vantaggio (9-5), che evapora quando Bologna prova a fare un po’ meglio, sia davanti che dietro. I falli di Fantinelli portano all’esordio casalingo, in stagione, di Giordano: il cinno passa la palla a chi di dovere, Aradori già in doppia cifra all’8’ così come anche il vantaggio. Arriva il primo punto in campionato del giovine, una lavata di capo dopo un fallo in difesa, e primo quarto che finisce 23-16 per Bologna.

 

Buone cose di Morgillo contro l’ologramma di Borra (30-18), ma non si tiene poi tanto di questo divario, in una gara senza particolare brillantezza e una Nardò che, però, nulla fa per provare anche solo a dimostarsi coraggiosa. Minimo sindacale, quindi, tanti errori da entrambe le parti, e 34-29 al 20’.

Ogden
Ogden - Foto Mauro Donati

Dopo l’intervallo è un bellissimo spot, ma per qualsiasi altro sport. Bologna non ha nessuno che si accenda, e Nardò non può esimersi dall’impattare, a quota 39. E’ roba orribile, con l’azione migliore di un passaggio da rimessa di Maspero a Fantinelli, che schiaccia in contropiede – non serve dire che Maspero non è un nuovo acquisto della Effe – e che cambia l’inerzia, per un attimo: 51-41, ma sono sprazzi di qua e sprazzi di là. Diventa anche nervosa, 56-52 al 30’.

 

Si sveglia Ogden, ma rimane un punto a punto con tanti ferri e poca lucidità. E’ come se entrambe giocassero al gatto col topo, con Nardò che ad un certo punto mette anche il naso avanti (63-62 a -4’40”) in una gara dove sembra che la vittoria non voglia essere meritata da nessuno. Qualche libero non basta, Iannuzzi fa ancora pari a -67”, Freeman una ne fa e due ne cicca, ma l’assurdo arriva con il gollonzo finale di Ogden che, stoppato, si ritrova la palla in mano e scaraventa al 24” una immonda tabellata che va a canestro. Smith da metà campo non ci arriva, scampato pericolo.

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