L’emblema di gara2 è l’azione del secondo quarto in cui tre giocatori della Virtus si tuffano per recuperare il pallone, e alla fine ci riesce Davide Bruttini. Una squadra che per tutta la stagione ha avuto vari problemi difensivi vari, sta dominando questa finale proprio con la difesa. Anche ieri la partita si è spaccata nel secondo quarto, quando le Vu Nere hanno iniziato a fare la voce grossa dietro. Trieste ha giocato meglio rispetto a gara1, e la partita è stata più combattuta, ma alla fine nemmeno poi troppo. Gli ospiti hanno giocato praticamente in tre, con Green, Cavaliero e Da Ros che hanno segnato 60 dei 69 punti della squadra. Tutti gli altri sono stati limitati o letteralmente annullati (Parks 0 punti). E poi l’attacco della Virtus, che ormai è una certezza. Michael Umeh ne ha fatti 26, dopo i 29 di gara1, e al momento è lui l’MVP della finale. Poi tre giocatori in doppia cifra, Rosselli, un Lawson tutto sommato tranquillo e uno Spissu perfettamente recuperato. E poi ancora Bruttini: visti i problemi di falli di Ndoja ha giocato tanto, e oltre alla consueta difesa ha risposto presente anche in attacco, con 9 preziosi punti. Poi la regia di Gentile, e - infine - come in gara1, il dominio sotto i tabelloni, con una netta differenza a rimbalzo (37-29). Insomma, in queste due gare la differenza tra le due squadre è parsa netta.

Per andare in serie A serve un’altra vittoria, e ora la Virtus cercherà di andarla a prendere a Trieste, dove presumibilmente sarà tutt’altra storia, con la squadra di Dalmasson che vorrà dare tutto davanti al proprio pubblico per cercare di allungare la serie e poi tornare a Bologna per gara5. Lunedì sera ci sarà uno scontro interessante, tra una squadra che in casa non perde da dal 2 ottobre scorso (22 successi consecutivi) e una che nei playoff è imbattuta in trasferta.

Nel frattempo, la Virtus si gode ancora una volta il PalaDozza pieno e caldissimo (letteralmente, in estate la società dovrebbe accordarsi col Comune e sistemare definitivamente l’impianto di condizionamento) , l’affetto del suo pubblico, e il ritorno di Ettore Messina, accolto come un eroe. Riuscire a centrare la promozione varrebbe come una coppa o uno scudetto, ha detto il coach più vincente della storia bianconera.

Gara3 lunedì alle 20.45, con diretta Sky Sport 1 HD e Radio Bologna Uno. Serviranno 10 Bruttini ha detto Ramagli, ed è bello che il giocatore senese, che in stagione ha giocato poco e non sempre bene, sia diventato l’emblema dell’umiltà e della voglia di vincere di questa squadra.

(foto Iguana Press - Virtus Pallacanestro)

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