Vincenzo Esposito, coach dell'anno in serie A con la sua Pistoia, è stato intervistato da Enrico Schiavina sul Corriere di Bologna.

Ecco un estratto delle sue parole, quelle relative al campionato di serie A2 e a Bologna in particolare.

Sui tre innesti dell'ultim'ora, Cinciarini, Gentile e Cavaliero. Sono tre top player, tutti in grado di spostare parecchio. Poi bisogna vedere il contesto: non credo che Cavaliero da solo possa fare miracoli, mentre Gentile e Cinciarini alla Virtus e alla Fortitudo entrano in due gruppi che hanno già da promozione anche prima.

Su Stefano Gentile. L'avevo visto nella culla, poi nel 2009 - d'accordo con Nando - lo presi con me a Trento, in B1. Era la mia prima panchina di sempre, lui aveva 20 anni e veniva da una prima esperienza in B a Ostuni, chiuso da veterani di categoria. Gli feci fare il play titolare per tutto l'anno e lì prese la fiducia per fare il salto di qualità. Si è dimostrato giocatore di alta serie A, per la A2 è un vero lusso.

Sul seguire la Fortitudo. Certo, regolarmente. Per interesse professionale, oltre che per ovvi motivi di tifo e simpatia. Spero sempre che ce la faccia, però ha avuto troppi alti e bassi nel corso della stagione, che rischia di pagare adesso, con un tabellone durissimo. Per questo la vedo un pelo dietro alle altre big.

Sulla favorita per la promozione. Il cuore dice Fortitudo ma l'analisi tecnica mi fa dire Virtus. Mi sembra abbia qualcosina in più delle altre. Ma parliamo di dettagli minimi. C'è enorme equilibrio, decideranno gli episodi.

PILLASTRINI: LA FORTITUDO E' SENZA DUBBIO LA SQUADRA PIU' FORTE DELLA A2. ENTRAMBE LE TIFOSERIE AVREBBERO MERITATO LA FINALE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91