IMOLA - FORTITUDO, IL PREPARTITA
Che sul mondo Fortitudo ci siano attenzioni ben superiori alle necessarie, e spesso agganciate al nulla, lo dimostra una piccola cifra interna. Il postpartita di Verona, sulla nostra pagina Facebook: di solito sono articoli che – a meno non riportino clamorose boiate scritte, o che non siano successive a sconfitte di 60 punti – passano inosservati e senza feedback. Invece, stavolta, decine di commenti. Motivo? Il voler giudicare l'espressione di Boniciolli sulla foto, e da lì il solito ambaradan social tra sostenitori e critici. A prova di come la personalità del soggetto sia forte, e di come il giudizio sul suo operato spesso sia figlio di valutazioni extrasportive. E vallo a dire a noi, che quando riportiamo anche un suo buongiorno, oggi piove facciamo boom di contatti. Insomma, non ci si annoia mai.
E allora, al di là delle liste della spesa vere o false, come valutare una squadra che fin qui è 5-1, che ha vinto partite non scontate (Jesi in neutro, alla luce dei risultati dei marchigiani, proprio da infradito non era), e che ha però perso con sberle laddove forse ci si giocherà in primavera inoltrata la promozione? Dicendo che poteva andare peggio, che forse ci si dovrebbe chiedere – superficialmente, non essendo noi specializzati in medicina sportiva – se, in maniera banale, certe lungodegenze siano solo casuali o non, ahinoi, strutturali. E che i giocatori, alla fine, il loro lo hanno dato. Aspettando che McCamey prenda possesso del libretto delle istruzioni, che Cinciarini esca del tutto dall'infermeria. Che Amici ritrovi un barlume di tiro da 3 (1/15 finora). E che Legion trovi il definitivo equilibrio tra quello che fu (prima punta di squadra da media classifica), quello che è stato (prima punta di squadra da alta classifica) e quello che dovrà essere (una delle punte di squadra da molto alta classifica). Tutto il resto, come cantava il Califfo.
Imola, quindi. Calendario poco rispettoso che ha dato ai biancorossi 2 gare casalinghe e 4 esterne, e quindi classifica che, di riffa o di raffa, segue la media inglese, ammesso che questa abbia un valore. Facendo gol in casa dominando Ferrara prima, e proprio nell’ultima giornata facendo saltare Orzinuovi con gol quasi finale del virgulto Virtus Penna. Chiusa l’epoca Ticchi, l’Andrea Costa è ripartita da Demis Cavina, e dal solito cercar di far quadrare i conti imbroccando gli americani, sperando nei veterani e in qualche giovincello. Gli USA sono l’esterno Bell, ex Sassari da 15 punti e non grandi percentuali, e l’ala forte Wilson, 14+10 e tiro da 3 che gli funziona molto meglio di quello da 2. I veterani sono gli immortali Prato e Maggioli, più o meno un secolo a testa ma sempre funzionali. I giovini invece il già citato Penna (regista titolare da 8 punti e tiro rivedibile) e i lunghi Alviti e Simioni, oltre all’altro prospetto Virtus Rossi che, finora, il campo lo vede poco.
Si gioca a Faenza domani alle ore 21, diretta TRC e Radio Nettuno. Ancora fuori Chillo e Fultz.
(Foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)