Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di Sofia Bonvicini, relativo all'episodio accaduto a San Lazzaro, coinvolgente uno striscione dei tifosi della Benedetto XIV contenente un'immagine di Sturmtruppen.
Sofia ci ha mandato anche questa immagine, per la quale la ringraziamo

Apprendo con non poco stupore la notizia apparsa sul portale Bolognabasket della censura da parte delle forze dell’ordine di uno striscione sportivo che riproduceva una famosa immagine Sturmtruppen.

Una notizia purtroppo non unica e nemmeno rara, considerati gli ultimi tempi.

Quello che mi fa più indignare sono le parole che vengono usate per descrivere le immagini: parole pesanti come “simbolo-militare-nazista”.
Parole che rimandano ad un passato (per molti versi molto presente) fatto di violenza, razzismo e paura.

Sentimenti e parole da cui Bonvi, le Sturmtruppen ed io, ci dissociamo fermamente.

Ci dissociamo perché sono parole che generano il vuoto intorno e dentro ognuno di noi.

Ci dissociamo perché non abbiamo gli strumenti per impedire a tutti i leoni da tastiera dentro e fuori il web di storpiare un immagine per veicolare un messaggio di odio o di politica da bar.

Ci dissociamo perché chiunque conosce Strumtruppen sa perfettamente che si tratta di un fumetto ispirato al mondo militare che affronta tematiche di follia quotidiana.

Ci dissociamo perché sappiamo che chi ha un minimo di immaginazione comprende perfettamente che la “trincea” (intesa come mondo militare) e’ una metafora, un pretesto, per ridere e parlare con leggerezza degli argomenti più vari ed disparati.
Dalla satira alla religione, dalle truffe dagli atti di bullismo dall’ amore alla solitudine...ma soprattutto della pace, intesa nella maniera più pura e universale:
La pace tra essere umani.
La pace tra esseri viventi che condividono lo stesso ambiente.

Ambiente che spesso diventa un campo di battaglia quotidiano di episodi di razzismo conclamato e di violenza e brutalità più bieche e orrende.
Lo stesso campo dove due squadre si affrontano sfidandosi reciprocamente nel nome di un unico, solo valore: l’amore per uno sport che per vocazione dovrebbe unire e non dividere.

E chi ha un minimo di spirito critico ed un minimo di cultura o chi segue semplicemente i social di #sturmtruppen, tutto questo (e molto altro) LO SA.

comunicato del 16 gennaio 2020
di Sofia Bonvicini

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