ITALIANO: VOGLIAMO RENDERE FELICI E TIFOSI E PROVARE A VINCERE IL CAMPIONATO
Nazzareno Italiano è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.
Sul rapporto con coach Boniciolli. Io mi sono trovato subito bene con lui perché a prescindere dalle regole tecniche, è uno che pretende il massimo dell'impegno quando vai in campo. Su questo ci siamo trovati subito d'accordo perché io sono così, poi può succedere che uno commetta un errore, ma l'atteggiamento deve essere quello di chi gioca provando a fare delle cose e non avendo il timore di sbagliarle.
Sulla nuova squadra. E' presto per disegnare dei profili, abbiamo svolto 6 allenamenti di cui 4 quattro solo di atletica e di 5 contro 0 per assimilare gli schemi. E' un gruppo un po' più maturo e questo è normale perché abbiamo alzato la media dell'età.
La preparazione è cambiata? Nella passata stagione siamo partiti con l'idea di mettere molta benzina nel serbatoio per poi spingere sul piede dell'acceleratore nella parte finale e arrivare freschi ai playoff. Quest'anno cerchiamo di essere meno pesanti, ma più carichi, dipende dal fatto che adesso possiamo affrontare gli avversari anche sul piano del talento e non solo sul fisico.
La trasformazione in ala piccola. Senza dubbio sarà dura, però, le sfide più diffìcili sono le più belle da affrontare. Sono molti anni che lavoro per migliorare quelle caratteristiche che ti portano a giocare più da estemo che da lungo, ma sarà una novità farlo anche in partita. Sarà necessaria più scaltrezza e rapidità anche per marcare giocatori come i miei compagni Daniele Cinciarini o Alessandro Amici, mentre prima quella che dovevi mettere in campo era la forza fisica.
L'obiettivo della stagione? Rendere felici i tifosi e, quindi, provare a vincere il campionato per portare la Fortitudo nel posto dove merita di stare.
Mi sento pronto per la serie A? Io sono uno che le cose le prende sempre di petto, per cui dico che bisogna provare per credere. Potrebbe essere una cosa trionfale così come una catastrofe, ma prima di dire che non sono per quel livello mi piacerebbe sperimentarlo.
(Foto di Fabio Pozzati)