SCHIAFFO UDINE, CENTO VA KO: AL PALASAVENA PASSANO I FRIULANI PER 64-95
BALTUR CENTO-GSA UDINE 64-95 (8-22; 28-55; 43-72)
Baltur Cento: Ba 2, Taylor 9, Taflaj 19, Chiumenti 4, Gasparin 8, Benfatto 3, Moreno 7, Kuksiks 8, Ebeling 4, Manzi NE, Di Bonaventura, Balducci NE. All. Luca Bechi.
Gsa Udine: Mortellaro 8, Visentini, Pinton 2, Genovese 5, Cortese 16, Simpson 17, Chiti, Penna 10, Nikolic, Pellegrino 12, Powell 11, Spanghero 14. All. Alberto Martelossi.
Arbitri: Alberto Scrima, Moreno Almerigogna, Sebastiano Tarascio.
Tiri liberi: CE 8/13 (62%); UD 13/17 (76%).
Rimbalzi: CE 30; UD 40.
Falli: CE 18; UD 14.
Tiri da 2: CE 19/39 (49%); UD 20/37 (54%).
Tiri da 3 CE 6/22 (27%); UD 14/29 (48%).
QUINTETTI INIZIALI
Baltur Cento: Taylor, Gasparin, Ebeling, Kuksiks, Benfatto.
Gsa Udine: Penna, Nikolic, Cortese, Simpson, Pellegrino.
Alla vigilia della gara contro Udine, coach Bechi aveva dichiarato: “Sarà battaglia”. E battaglia è stata. Peccato che Cento si sia presentata con pietre e bastoni, mentre i friulani con i carrarmati.
Le premesse della vigilia lasciavano presagire una sconfitta per i biancorossi sul parquet del PalaSavena, ma non con un passivo così pesante.
La Baltur inizialmente impatta bene la partita, giocandosela punto a punto nei minuti iniziali: ai canestri di Cortese, Simpson e Penna, replicano efficacemente Ebeling, Taylor, Kuksiks e Benfatto. Ma dopo il libero del capitano centese, i padroni di casa scompaiono e gli ospiti mettono a segno un parziale di 0-14, chiuso solo dalla sirena di fine quarto.
Dà segni di vita Cento, ma il vantaggio è già troppo ampio e Udine è brava a tenere a freno le velleità offensive casalinghe. Ci prova Taflaj, sparacchiando dalla lunga distanza e trovando il fondo del sacco in due occasioni, ma gli uomini di Martelossi colpiscono duro con Spanghero, Simpson e Powell. La cooperativa del canestro friulana, ben oliata e funzionante chiude il primo tempo sul 28-55, archiviando di fatto la pratica Baltur in metà gara.
La ripresa è un lento incedere del tempo per i biancorossi, già domati da una straripante Udine e non in grado di pungere a dovere gli ospiti.
Alla sirena finale il punteggio dirà 64-95, passivo importante che rispecchia alla perfezione l’andamento di una gara mai in discussione.
In sala stampa Bechi si è complimentato con gli ospiti, bacchettando i suoi giocatori per l’atteggiamento messo in campo. Ma, al di là di impatto e mezzi tecnici, i limiti della squadra sono evidenti: biancorossi White dipendenti e che, complici i malumori dello spogliatoio e le varie partenze, sembrano spaesati e privi di un’identità definita. In settimana sarà compito del mister e dello staff quello di lavorare alacremente per trovare la quadra, in vista dell’impegno fondamentale di domenica prossima contro l’Assigeco Piacenza. Gli uomini di Ceccarelli arriveranno alla sfida del PalaBanca con la bava alla bocca, dopo la batosta subita contro la Fortitudo nella giornata di ieri. Occorrerà quindi buttare il cuore oltre l’ostacolo per continuare a inseguire, contro una diretta concorrente, quello a sette gare dalla fine sembra un obiettivo impossibile: la salvezza.
Baltur Cento: Ba 2, Taylor 9, Taflaj 19, Chiumenti 4, Gasparin 8, Benfatto 3, Moreno 7, Kuksiks 8, Ebeling 4, Manzi NE, Di Bonaventura, Balducci NE. All. Luca Bechi.
Gsa Udine: Mortellaro 8, Visentini, Pinton 2, Genovese 5, Cortese 16, Simpson 17, Chiti, Penna 10, Nikolic, Pellegrino 12, Powell 11, Spanghero 14. All. Alberto Martelossi.
Arbitri: Alberto Scrima, Moreno Almerigogna, Sebastiano Tarascio.
Tiri liberi: CE 8/13 (62%); UD 13/17 (76%).
Rimbalzi: CE 30; UD 40.
Falli: CE 18; UD 14.
Tiri da 2: CE 19/39 (49%); UD 20/37 (54%).
Tiri da 3 CE 6/22 (27%); UD 14/29 (48%).
QUINTETTI INIZIALI
Baltur Cento: Taylor, Gasparin, Ebeling, Kuksiks, Benfatto.
Gsa Udine: Penna, Nikolic, Cortese, Simpson, Pellegrino.
Alla vigilia della gara contro Udine, coach Bechi aveva dichiarato: “Sarà battaglia”. E battaglia è stata. Peccato che Cento si sia presentata con pietre e bastoni, mentre i friulani con i carrarmati.
Le premesse della vigilia lasciavano presagire una sconfitta per i biancorossi sul parquet del PalaSavena, ma non con un passivo così pesante.
La Baltur inizialmente impatta bene la partita, giocandosela punto a punto nei minuti iniziali: ai canestri di Cortese, Simpson e Penna, replicano efficacemente Ebeling, Taylor, Kuksiks e Benfatto. Ma dopo il libero del capitano centese, i padroni di casa scompaiono e gli ospiti mettono a segno un parziale di 0-14, chiuso solo dalla sirena di fine quarto.
Dà segni di vita Cento, ma il vantaggio è già troppo ampio e Udine è brava a tenere a freno le velleità offensive casalinghe. Ci prova Taflaj, sparacchiando dalla lunga distanza e trovando il fondo del sacco in due occasioni, ma gli uomini di Martelossi colpiscono duro con Spanghero, Simpson e Powell. La cooperativa del canestro friulana, ben oliata e funzionante chiude il primo tempo sul 28-55, archiviando di fatto la pratica Baltur in metà gara.
La ripresa è un lento incedere del tempo per i biancorossi, già domati da una straripante Udine e non in grado di pungere a dovere gli ospiti.
Alla sirena finale il punteggio dirà 64-95, passivo importante che rispecchia alla perfezione l’andamento di una gara mai in discussione.
In sala stampa Bechi si è complimentato con gli ospiti, bacchettando i suoi giocatori per l’atteggiamento messo in campo. Ma, al di là di impatto e mezzi tecnici, i limiti della squadra sono evidenti: biancorossi White dipendenti e che, complici i malumori dello spogliatoio e le varie partenze, sembrano spaesati e privi di un’identità definita. In settimana sarà compito del mister e dello staff quello di lavorare alacremente per trovare la quadra, in vista dell’impegno fondamentale di domenica prossima contro l’Assigeco Piacenza. Gli uomini di Ceccarelli arriveranno alla sfida del PalaBanca con la bava alla bocca, dopo la batosta subita contro la Fortitudo nella giornata di ieri. Occorrerà quindi buttare il cuore oltre l’ostacolo per continuare a inseguire, contro una diretta concorrente, quello a sette gare dalla fine sembra un obiettivo impossibile: la salvezza.