Alessandro Sperduto - esterno di Agrigento e nipote dell'ex coach Fortitudo Claudio Vandoni - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Siamo in una situazione di classifica molto diffcoltosa, siamo spalle al muro. Per cercare di guadagnarci il mantenimento in categoria, dovremo vincere, anche se saremo senza Nico Morici, uscito con uno pneumotorace durante la gara con Chiusi. Da qui a fine campionato, ogni partita sarà una finale, non possiamo più fare passi falsi. Abbiamo l'obbligo di provarci fino alla fine, indipendentemente da chi sarà il nostro avversario.

La Fortitudo è uno squadrone costruito per arrivare fino in fondo, ha giocatori fortissimi, alcuni di categoria superiore. Per noi sarà molto diffcile affrontarla. Dovremo essere intensi e concentrati per quaranta minuti.

Quale giocatore della Fortitudo l'ha impressionata di più? "Ogden è fortissimo, ma dico Aradori, anche se non so se domenica ci sarà. Lo guardavo giocare in Nazionale quando ero un bambino, mi piacciono moltissimo la sua freddezza e la sua qualità in attacco".

Oggi la Fortitudo è tra le candidate alla promozione in Serie A? "Sì. Trapani è di un'altra categoria come profondità e budget, ma dietro c'è un gruppo che comprende altre squadre molto competitive come Udine, Cantù e la stessa Fortitudo".

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