Ormai da anni – specie la Fortitudo – archiviate nelle retrovie dell’Italbasket, le due bolognesi potranno comunque dare una occhiata alle Olimpiadi per vedere cosa combineranno giocatori che da queste parti sono passati.

Attenzione quindi a Gui Giovannoni, ottime cose in Virtus una decina di anni fa, e ancora a roster nella nazionale brasiliana. Assieme a lui Marcelinho Huertas, a cui i Rolling Stones hanno dedicato la loro canzone in italiano Con le mie lacrime: vai te a capire cosa gli fosse successo, bonifici sacratiani a parte, nel suo anno in Fortitudo. Due poi gli ex felsinei nella nazionale australiana: uno è David Andersen, che in Virtus cominciò a saltellare prima di passare a Siena e altrove. L’altro è Brock Motum, evidentemente meno nomen omen di quanto non lo abbiamo visto alla Unipol Arena.
Infine, due argentini: uno è Carlos Delfino, con la sua rincorsa ad una condizione decente per entrare nel roster dei sudamericani. L’altro è Emanuel Ginobili, probabilmente il bisnipote di quello che giocava dalle nostre parti ai tempi in cui internet andava a 56k con modem rumorosissimi.

BONICIOLLI: FORTITUDO E VIRTUS SONO BEN COSTRUITE E BEN ALLENATE. BRYON ALLEN L'AVEVO OPZIONATO IN CASO DI SERIE A
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE