RAMAGLI, "DOBBIAMO TOGLIERCI DI DOSSO LE PREOCCUPAZIONI"
Le parole di Alessandro Ramagli alla vigilia della gara casalinga con Udine.
“Udine è cambiata molto. Fall al posto di Cuccarolo, siamo agli antipodi, poi hanno inserito un giovanissimo come Diop, quindi diventano una squadra molto diversa, come lunghi, rispetto all’andata: erano con taglia ma poco dinamismo, ora sono l’opposto rispetto a quelli che abbiamo visto a Udine. Questo inciderà sulla partita, e alcune nostre scelte tattiche dovranno cambiare. Qualitativamente, sarà importante valutare i loro americani: Ray può avere in mano tanti punti, dipende capire con quanti tiri e in quali momenti della partita li farà. Okoye dovrà essere affrontato dal punto di vista fisico. Noi dobbiamo prima di tutto toglierci di dosso la preoccupazione di dover giocare in una situazione particolare, dobbiamo trasformare in rabbia la voglia di reagire a questo momento complicato, e se riusciremo a farlo saremo pronti a giocare la partita che vogliamo giocare. Questo al di là di tutte le valutazioni tecniche.”
L’infermeria è la solita? “Nessuna sorpresa, sono fuori Lawson, Pajola e Ndoja”
Senza Lawson è sembrato che Umeh abbia sofferto molto. “E’ normale, quando una punta manca, che le difese vadano sull’altra. Nelle ultime partite lui ha sbagliato anche dei tiri aperti, senza che ci fossero problemi nel modo in cui lo hanno difeso, e quando questo ti capita cambia tutto, vieni valutato diversamente. Ma è ovvio che le difese, ora, si concentrino su di lui. Questo deve rappresentare per noi uno specchietto per le allodole, in modo da punire con altri giocatori: la partita di Treviso non ha reso merito al nostro buon gioco di penetra e scarica, perché abbiamo sbagliato dei tiri aperti, ma eravamo riusciti a crearne di buoni. Il gioco lo avevamo comunque creato: ci sono partite di calcio in cui fai 2 gol con 4 tiri, e altre in cui non segni malgrado 11 tiri. Può capitare, ma noi sappiamo come creare gioco pur in assenza di Lawson”
Udine è squadra imprevedibile. “Mi aspetto una gara tattica, è nelle corde del loro allenatore come della squadra. Niente impedisce poi che ci sia anche altro, match up difensivi, ma una bella spruzzata di tattica ci sarà. Non ci siamo preparati solo alla partita di energia, ma abbiamo fatto attenzione anche ad altro”
Bruttini? “Ci aspettiamo qualcosa da lui fin dal primo giorno, vista poi la condizione di Lawson. Quasi una riconversione, è venuto qua con la possibilità di giocare assieme a lui, invece ci siamo ritrovati a dovergli chiedere quasi il contrario, utilizzandolo quasi solo da centro. La struttura che abbiamo in questo momento ci porta a questo, lui a Treviso durante la partita è cresciuto, è stato uno di quelli che ci ha permesso di restare vicini nel punteggio, ha fatto un canestro che non è stato conteggiato, ha difeso. Il suo progresso di condizione è visibile in allenamento, speriamo possa avere la capacità di darci una mano anche in attacco, dove un po’ di ruggine si è vista. Poi però servirà una nuova conversione, e questo lo avremmo voluto evitare, ma lui è giocatore intelligente, e ci sta già dando una mano in questo”
Guardi la classifica? “E’ il mio mestiere, ma non mi ci faccio ossessionare. Né quando vincevamo né adesso: siamo in un normale momento di flessione, ci sono situazioni oggettive che ci complicano la cosa, guardo la classifica ma non è una ossessione”
Dopo il derby, spesso siete stati sotto nel punteggio: la vostra situazione è una conseguenza di quella partita? “Il derby ha influenzato solo la gara di Piacenza, e dopo di quella, che abbiamo comunque vinto, abbiamo fatto un bell’esame di coscienza. La gara con Imola, considerando anche il loro momento complicato, lo ha dimostrato. Poi ci sono stati altri problemi, ma il derby non ha lasciato conseguenze: solo Piacenza, ripeto, ma lì venivamo da una partita con novemila persone ad una con mille”
Umeh ha patito le polemiche di Mantova? “No, non farebbe mai qualcosa che si potrebbe ritorcere contro la squadra. Lui in campo è uno molto freddo, e le gare successive non sono figlie dell’episodio di Mantova. Bisogna trovare un modo per giocare in situazioni cambiate in modo così repentino. Magari poi le sue percentuali sono scese in modo fisiologico, ricordo tanti tiri aperti sbagliati, non ricordo forzature se non una a Treviso dove peraltro ha segnato. Non sta tirando bene, ma i tiri sono ben selezionati”
Il video grazie a Sportpress