Il coach della Fortitudo scudettata nel 2005 - Jasmin Repesa - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Il ritorno della Fortitudo in Serie A significa tanto per me. Ho seguito la squadra durante la stagione ed ora sono veramente felice. Il massimo campionato italiano non può fare a meno dell'Aquila.
Come avevo detto, era molto importante concludere la regular season al primo posto e conquistare la promozione diretta in Serie A. Prima di tutto voglio fare i complimenti alla squadra, a cominciare dal Mancio, che ho allenato. Poi complimenti a coach Antimo Martino, che ha fatto un vero e proprio capolavoro, al presidente Pavani, a tutta la dirigenza, alla Fossa dei Leoni e a tutta la tifoseria.

Capitan Mancinelli ha dichiarato di voler continuare a giocare. Penso che Mancio sia un grande e che abbia dato un grande contributo al raggiungimento della promozione, comportandosi da vero capitano. Lui e i suoi compagni hanno fatto un capolavoro. Mancinelli deve rimanere in Fortitudo e continuare a giocare anche il prossimo anno.

A cosa può puntare la Fortitudo l'anno prossimo? Bisognerà vedere prima che tipo di roster riuscirà ad allestire e come si muoveranno le altre squadre. La cosa più importante sarà avere una stabilità finanziaria, non facendo mai il passo più lungo della gamba. Sognare subito grandi obiettivi potrebbe essere un suicidio.

Da dove partire per costruire il roster, dagli italiani o dagli americani? Io preferisco partire dai giocatori del Paese in cui gioca la squadra. Loro danno tutto in termini di cuore, atteggiamento e attaccamento alla maglia. Successivamente inserisco gli stranieri nelle posizioni mancanti.

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