Pietro Aradori, "Stiamo crescendo, e io mi sento meglio"
Pietro Aradori è stato ospite di Basket 88.
Si continua a vincere, migliorando di settimana in settimana. “Nonostante stiamo vincendo siamo ancora in nona-decima posizione. E' un campionato difficile, e si sta creando una differenza tra le prime e le ultime. Noi dobbiamo rimanere attaccati, abbiamo perso una sola partita nell'ultimo mese, continuiamo così. A inizio campionato Brindisi e Pesaro sarebbero dovute essere partite da scontri diretti, tutti abbiamo avuto problemi ma il valore del campo uscirà fuori”
La Fortitudo ha spesso incontrato squadre nel loro miglior momento. Ora sarà anche Pesaro, dove si perse una partita decisiva per la retrocessione anni fa. “Me la ricordo. Avevamo fatto una grandissima gara, ce l'hanno portata via con una chiamata che definire dubbia è poco”
Che partita sarà? “Di livello, stiamo entrambe bene, la loro classifica non rispecchia la squadra che sono. Sarà una partita tosta, loro hanno ambizioni come anche noi, siamo pronti per giocare una bella gara”
Ieri hai dato qualità e 9 punti importanti. “Miglioro di giorno in giorno, sto lavorando bene, cerco di fare il meglio che posso per i minuti o per il modo in cui sono impiegato. Quello che conta è tornare a vincere, sono a disposizione. Mi alleno, con un infortunio come il mio c'è chi ci ha messo dieci mesi, io dopo cinque mesi ero già in campo”
Fai parte di un gruppo che sembra atleticamente molto pimpante, in difesa siete molto scattanti. “Siamo molto aggressivi, sia in difesa che in attacco. Questa squadra cerca di prendere un canestro in meno degli avversari, i risultati arrivano. Non è che Brindisi e Avellino siano squadre di secondo livello, c'entra anche il modo in cui le fai giocare: le cose non sono scontate, ci sono squadre più o meno forti ma dipende dall'approccio alla partita”
In attacco serve anche talento. “Siamo una squadra che ha 2-3 giocatori di grande talento. Chi? Gabriel, Freeman, Fantinelli”
Ti aspettavi la vittoria di Udine a Cantù? “Nemmeno quella di Avellino a Torino. Ci sono tanti risultati inattesi”
In A1 la solita finale Virtus-Milano? “A vedere la classifica adesso non sembra, ma è ancora presto”
Ti piacerebbe che in finale ci andasse Brescia? “Conta che si riprenda il Milan”
In Eurolega cosa vedi? “Quando ci giocavo il format era diverso, questo è durissimo. Ogni partita è un vincere o morire, sportivamente parlando. E quando torni in campionato affronti avversarie che ti sfidano alla morte. Milano ha vinto a Barcellona e poi perde un casa una partita prevista facile”
Cosa suggeriresti alla FIP per il bene del basket italiano? “E' un argomento complesso. Io ripartirei dai vivai e dalle giovanili, per creare strutture come in Francia e Spagna dove raggruppi fin dall'inizio i migliori della nazione e li fai crescere. Tanti fisici e corpi vanno a scegliere altri sport”