NPC VIRTUS SPES VIS 73
4TORRI FERRARA 55
Imola: Sassi n.e., Poluzzi 11, Grillini 9, Morara 12, Di Placido n.e., Corcelli 11, Guglielmo 3, Creti n.e., Francesconi n.e., Chiappelli 13, Porcellini 12, Filippini 2. All.: Alfieri.
Ferrara: Chiusolo 7, Betti n.e., Fenati n.e., Brandani 4, Govi 3, Parmeggiani 2, Lugli 9, Martini, Pasquini 13, Magni n.e., Agusto 17, Albertini. All.: Cavicchioli.
Parziali: 21-14, 34-27, 51-36.
Arbitri: Fontanini e Monni.

Al PalaRuggi non si passa. Senza eccezioni. Neanche per una squadra forte come Ferrara! Se quest’anno la Virtus nel fortino di casa non ha mai perso un motivo ci dovrà pur essere. E il mantenimento dell’imbattibilità casalinga (sono 16 di fila!), conseguente alla bella vittoria con il 4Torri, vale un traguardo importantissimo per i gialloneri: la finale! A partire da domenica 29 maggio - la prima sarà ancora al Ruggi -, Imola si giocherà con il Basket 2000 Reggio Emilia la promozione in serie B.
L’aveva detto Alfieri nell’immediata vigilia: «Sono convinto che la partita di mercoledì sia stato solo un passaggio a vuoto e che i miei ragazzi tireranno fuori una grande partita». È stato accontentato. Dal bravissimo Corcelli, sempre più leader e sempre più decisivo, da un Chiappelli come al solito immarcabile sotto canestro, da un Poluzzi regista illuminato e, all’occorrenza, cecchino e da un Porcellini sempre più uomo squadra: segnerà meno il Porc rispetto al passato, ma fa segnare parecchio! Senza dimenticare Filippini, un po’ in ombra nei primi venti minuti e poi salito in cattedra nella ripresa. E chi è salito dalla panchina non è certo stato da meno: Guglielmo, capitano coraggioso; Grillini, incontenibile da tre; Morara, uomo ovunque.
Così, Ferrara è piano piano scomparsa dal gioco, non per demerito suo sia chiaro, ma per merito della Virtus che, minuto dopo minuto, azione dopo azione, ha trovato le armi giuste per scardinare la coriacea difesa estense. Che, a onor del vero, non ha mai alzato del tutto bandiera bianca. Anche quando, a sette minuti dall’ultima sirena, è sprofondata fino a -20. Forse quello è stato l’unico momento di relax dei gialloneri: il Quattro Torri ne ha approfittato per tornare a -12, ma sono bastati un time out di Alfieri e una tiratina d’orecchie fatta come si deve, per alzare di nuovo la concentrazione e riportarsi a distanza di sicurezza. Gli ultimi tre minuti, in questo modo, sono stato solo un lento, piacevole avvicinamento alla finalissima. Tutti in piedi per questa Virtus!

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