La partita di ieri a Milano è una efficace sintesi della stagione Virtus. Il talento e il potenziale c’è, è sotto gli occhi di tutti ma per fare l’euro manca sempre un centesimo, o forse anche due.
Fatto sta che è arrivata un altro primo tempo regalato, come intensità, con 53 punti subiti e 15 palle perse, alcune davvero banali. I soliti problemi difensivi, con Shields che a metà era a 22 punti, e ha chiuso con 35. Anche Milano, ovviamente, ci ha messo del suo, schierando in campo i migliori nonostante l’incombente playoff di Eurolega, e cercando subito la giugulare per dare il colpo di grazia - anche psicologico - a un avversario ferito dall’eliminazione in coppa.
Poi, e anche qui non ci si deve stupire, da parte bianconera è arrivata la reazione. Nel secondo tempo la faccia di tutti era diversa, l’intensità pure, la partita è stata riaperta e ce la si è giocata. Onestamente viene da chiedersi il perchè di questi due volti, dato che non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima.
Qualsiasi sia la risposta, arrivati a fine aprile, probabilmente è tardi perchè le cose cambino. Il gruppo è questo, salvo cataclismi la posizione in classifica sarà la terza, e ai playoff si vedrà, sapendo che se non cambierà qualcosa la sfida con Milano (che ieri ha conquistato matematicamente il secondo posto) sarà in semifinale, sperando di aver recuperato tutti e di arrivarci nelle migliori condizioni fisiche.

Non si può, infine, non citare lo sfogo di Sasha Djordjevic, che a fine partita ha - per la prima volta in stagione - attaccato i suoi giocatori, accusati senza mezzi termini di aver lasciato la dentiera a casa, invece di giocare con il coltello tra i denti. Parole al vetriolo: Parliamo di tiri liberi sbagliati, di 15 palle perse buttate in prima fila, seconda e anche terza, il tutto perchè non c’è il gioco, il sistema di qua e di là. Balle!
Di sicuro le responsabilità sono condivise, e ieri certamente anche la panchina non è esente da colpe, in particolare ha destato molte perplessità la scelta di giocarsi il finale con Ricci e Weems - che erano in forte difficoltà a scapito dei due migliori, Alibegovic e Abass. Ma le parole di Djordjevic - davvero dure - vanno oltre la singola partita e probabilmente sono state pensate per dare una scossa all’ambiente e allo spogliatoio. Se queste parole faranno bene al gruppo o invece causeranno una ulteriore falla nella nave bianconera lo si vedrà, di certo la Virtus esce dalla settimana più complicata della stagione senza aver raccolto nulla e in seria difficoltà psicologica.

(foto Legabasket)

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