Mian, "Se resteremo tutti sani avremo buone possibilità di giocarci la promozione"
Fabio Mian è stato ospite di BFV Live su Canale 88.
Che partita sarà contro Udine? “Loro sono primi in classifica, a pari merito, quindi bisognerà stare attenti. Sono una squadra lunga e costruita per vincere come lo siamo noi, ma abbiamo classifiche diverse. Udine ha avuto un cammino più pulito, sarà per noi un bel banco di prova affrontando una squadra di alta fascia”
Un riassunto di questo girone d'andata? “Il trend delle ultime partite è a nostro favore, delle ultime sette ne abbiamo perse due, ma da due mesi a questa parte è iniziato un nuovo percorso. Nella nostra testa cerchiamo di dividere le varie fasi di quanto fatto, abbiamo lasciato per strada qualche vittoria ma ora recupereremo infortunati e nel girone di ritorno cercheremo di scalare il maggior numero di posizioni possibile”
Avevi già lavorato con Caja, su cosa sta lavorando in particolare? “L'ho già conosciuto a Scafati, so quali sono le sue richieste. Serve trovare un nuovo equilibrio, lui punta molto sull'organizzazione e su un sistema che noi dobbiamo metabolizzare il prima possibile per arrivare presto ad avvicinarci alla perfezione”
C'è stato il cambio tra Giordano e Vencato. “Intanto un in bocca al lupo per Nicola. Luca è un giocatore di livello per la categoria, ha giocato stagioni importanti; qui avrà un ruolo diverso, non da titolare ma dividendo il ruolo con Fantinelli. Sa dove è arrivato e quale sia l'obiettivo della squadra, si è integrato nel gruppo e siamo tutti qua per dimostrare che siamo validi e che vogliamo fare qualcosa di molto bello da qui a fine anno. Stiamo facendo tutti il meglio per porterlo raggiungere”
Come ti trovi a Bologna? Obiettivi? “Molto bene, sono contento di essere qua. L'obiettivo è la A1, ci sono sempre variabili che non si possono gestire ma se andremo avanti tutti sani avremo buone possibilità”
Che campionato è? “Diverso, con la promozione diretta tutte le partite contano mentre prima l'obiettivo era prepararsi per i playoff. Guardiamo Rimini, era in testa e ora si è fatta raggiungere da Udine: ogni gara conta. La favorità è Cantù, che con il mercato che ha fatto ha dimostrato di non voler arrivare seconda”
I giocatori con cui ti trovi meglio? “Più o meno con tutti. Ora con due figli faccio fatica a stare con i compagni dopo la partita, ho meno tempo, ma lo spogliatoio è unito dentro e fuori dal campo. Conosco da 10 anni Cusin, come anche Bolpin, Aradori e Fantinelli: non erano degli sconosciuti"
Cosa non ha funzionato con Cagnardi? “Ci sono molti fattori che influenzano nel bene o nel male una annata, e possono non incastrarsi. Come ad esempio le tante difficili gare in trasferta con squadre in forma in quel momento: non sono scusanti, comunque Devis ha lasciato un bel ricordo anche perchè alla partenza siamo riusciti subito a portare a casa un trofeo, a dimostrazione che si stava lavorando bene. Non è come vincere il campionato, ma la Supercoppa è il classico caso in cui se perdi hai fatto male, e se vinci hai solo fatto il tuo”