Boniciolli: Fortitudo candidata alla promozione, ma non da sola

Matteo Boniciolli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio. Un estratto delle sue parole.
Che partita sarà? “Premetto che conosco bene le due realtà, avendo ottenuto una finale playoff di A2 con l'Aquila e due con l'Apu. Quella al PalaCarnera sarà una partita di altissimo livello, tra due squadre costruite per vincere una A2 che, per certi versi, vedo molto più volentieri della Serie A. Sarà una sfida importante sul piano strategico e tecnico, un confronto diretto tra due allenatori che appartengono a generazioni diverse: io faccio parte di quella di Attilio, ma alle nostre spalle spinge quella di Vertemati e Rossi. Udine sarà determinata a superare uno degli ultimi ostacoli che la separano dalla promozione diretta”.
A proposito: come sta, dopo i problemi di salute che l'hanno obbligata a interrompere la stagione come head coach di Torino? “Sto bene, easttamente come stavo quando ho dovuto lasciare Torino. C'è stata una valutazione non corretta di un problema fisico che sembrava dovessi avere. Il responso medico è stato smentito successivamente da due visite all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove hanno certificato che sto benissimo e che quindi avrei potuto continuare a guidare Torino in questa stagione”
La Fortitudo sarà tra le candidate alla promozione, se riuscirà a qualificarsi ai playoff?
“Sì, ma non da sola. Mai come quest'anno ci sono stati investimenti paragonabili a quelli della Serie A, come monte salariale. Spesso nei playoff non conta tanto il fattore campo, quanto presentarsi nella condizione migliore sul piano fisico. Io ho perso due finali a Udine dovendo a fare a meno di Amato e Mussini e poi di Lacey. La fortuna è un fattore rilevante per vincere il campionato"