Il coach di Pesaro - ed ex tecnico Fortitudo - Matteo Boniciolli, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Sono contentissimo per la promozione della Fortitudo. Sono molto contento, prima di tutto per il risultato sportivo. Come ho scritto a Gianluca Muratori in cinque anni la Fortitudo è passata da Arzignano all'Armani, un tempo minimo. Sono contento per tutta la dirigenza, per gli allenatori e per il pubblico. Sui social media ho ricevuto decine di messaggi di persone che non conosco e che mi hanno ringraziato ricordandosi dove fosse la Fortitudo quando sono arrivato io. Questo rimane più delle promozioni.

Ha sentito coach Antimo Martino? Ci sentiamo spesso, siamo amici. Gli ho mandato un messaggio il pomeriggio stesso della promozione e lui mi ha risposto con la consueta amicizia che ci lega da tempo. Credo sia umano, da parte mia, dire che mi sarebbe piaciuto completare il percorso che avevo cominciato, ma se doveva essere qualcun altro a finirlo sono contento che sia stato Antimo con uno staff composto da Stefano Comuzzo, Roberto Lopez, Matteo Tasini, che promuovemmo noi come assistente in A2, e Raoul Parisi, tutte persone con cui ho condiviso una parte del mio cammino.

Una bella gioia per il presidente Pavani. Christian ha fatto un lavoro mostruoso. So quanto soffra per la Fortitudo. Il primo anno in A2 ricordo che la mattina della partita si presentava al PalaDozza a mettere i cartellini dei nomi dei vip e degli sponsor sui seggiolini assieme ad Elisa Bergami, la titolare del Fortitudo Point a cui sono molto legato e che, nell'ombra, lavora in maniera infaticabile per la società. Pavani è una persona che si è spesa fisicamente, oltre che emotivamente per l'Aquila. Ha vissuto la rinascita della Fortitudo con un'intensità pari a quella della Fossa dei Leoni. Io sono orgoglioso di avere fatto parte di questo percorso, seppure per un periodo limitato.

Rimpianti? Lo dico senza alcuna polemica. L'ultimo anno ero stato molto chiaro con tutti i giocatori che andavo a firmare spiegando bene cosa avrebbero dovuto fare. Purtroppo alcuni hanno faticato molto a rispettare la parola data. Continuo a pensare che il primo anno in A2, se Flowers non si fosse fatto male nei playoff, la Fortitudo penserebbe già alle Coppe europee da un po', ma questo fa parte del gioco.

(Foto Fabio Pozzati/ Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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