FORLI'-VIRTUS, IL PREPARTITA
La prima volta in cui Giorgio Valli, l’allenatore della “storica” retrocessione Virtus, incontra la sua ex squadra da avversario. Di sicuro per lui non sarà una partita come le altre, come non lo sarà magari per qualcuno della dirigenza bianconera e svariati tifosi.
A parte questo, però, c’è una partita da giocare, che ha un peso specifico decisamente alto per entrambe le squadre. Forlì vuole continuare il suo momento magico e volare verso una salvezza diretta che sarebbe clamorosa - dopo un filotto da 17 sconfitte in 18 gare - la Virtus vuole restare in vetta e puntare con decisione al primo posto, e soprattutto scrollarsi di dosso quei problemi in trasferta che la accompagnano da inizio 2017. Problemi di risultato, per prima cosa, ma anche di continuità e di approccio alla partita, come si è visto per esempio domenica a Trieste.
E’ inutile guardare ai roster: quello di Ramagli è più talentuoso e più profondo di quello - comunque decisamente migliorato - a disposizione di Valli. Ma la partita di domenica non si vincerà di solo talento. E’ lecito aspettarsi una partita simile a quella di Chieti, con un avversario agguerrito e pronto a tutto, e davanti a un pubblico caldo. Per vincere la Segafredo - che ha Penna in dubbio - dovrà scendere in campo col coltello tra i denti, ed essere pronta a 40’ di battaglia, senza cali di concentrazione.
Forlì, quindi. Quando ai romagnoli apparve la Fortitudo, un mesetto fa, arrivò la tredicesima sconfitta consecutiva e attorno a Giorgio Valli e giocatori si affollavano, come normale, iene e avvoltoi. Poi, di punto in bianco, è arrivata la luce fuori dal tunnel: quattro vittorie filate, compresa quella pesantissima con la diretta concorrente per evitare la retrocessione immediata, ovvero Recanati. E, oggi, Forlì può anche sognare di evitare perfino i playout. Molto ha fatto anche il mercato, che ha centrifugato il roster portando in Romagna l’esterno Melvin Johnson (quasi 20 di media e il 41% da 3), il regista Adegboye (16 punti e rendimento in crescita), il lungo Amoroso (12+8 e il 61% al tiro) e l’ala Castelli da Udine (8+4). Oltre al già citato Valli: la formula ci ha messo un po’ prima di mettersi in pratica, ma di certo oggi Forlì è qualcosa che, anche solo un mese fa, nessuno pensava potesse essere.
Si gioca domenica alle 14.15, con diretta Sky e Radio Bologna Uno.