Le parole di Matteo Boniciolli alla vigilia di gara 3 con Trieste.

Preoccupato per come sono iniziate le due partite di Trieste? “C’è una cosa che mi sorprende nelle analisi. Mi spiace ricordarlo, ma in gara 1 dopo aver iniziato male è entrato Cinciarini al posto di Campogrande, in gara 2 è entrato Campogrande al posto di Montano. Lo scorso anno siamo arrivati in finale senza Flowers, ma non possiamo pensare che avere o non avere Cinciarini sia la stessa cosa. Parliamo di una semifinale promozione giocata su un campo dove da ottobre in poi non hanno più perso, dopo aver sprecato una occasione in gara uno, contro una squadra che è in fiducia straordinaria, e senza un giocatore che è stato preso per rinforzare il nostro reparto più in sofferenza. Nel girone di ritorno abbiamo avuto Legion e fatto 10-4, all’andata invece è stata 8-7. Poi abbiamo aggiunto un giocatore funzionale al nostro sistema per evitare alti e bassi. Vero che sia gara 1 che gara 2 sono iniziate allo stesso modo, con minibreak loro, ma far salire Cinciarini o non farlo salire fa la differenza. Tanti anni fa, quando in Italia c’erano settori giovanili importanti, in un gruppo di allenatori giovani e ambiziosi, e quando si spendevano soldi per i giovani, qualcuno disse ‘sono contento di non essere arrivato in finale interzona perché meglio uscire prima che non fare una brutta figura’. Ecco: non dimentichiamoci dove siamo, abbiamo fatto male una partita per merito degli avversari, ma non c’è bisogno di fare quadri foschi. In gara 1 siamo stati sempre vicini alla avversaria, in gara 2 siamo stati travolti, ma evitiamo discussioni da bar su come sia stato possibile o su quali siano le nostre motivazioni. In questo campionato Trieste è una peculiarità: ha un 5 che può portare palla assieme ad un 4, sono versatili, e affrontarli è difficile: mica posso chiedere a Knox e Mancinelli di pressare Parks e Da Ros. Ci sono problemi oggettivi, nel giocare contro chi in casa non ha perso praticamente mai, e ora stiamo cercando rimedi ad una situazione che, ripeto, è oggettivamente difficile. Coronica e Green, poi, sono atleticamente nella condizione di poter maltrattare Legion: è tutto complesso, e se poi in questo contesto noi da 3 non la mettiamo mai, diventa dura. Ieri abbiamo fatto vedere alla squadra gli ultimi 2 minuti di Brescia-Scafati dello scorso anno, quando Scafati era avanti 2-0 e con tiri liberi a pochi secondi dalla fine: errori, poi errori anche a rimbalzo offensivo. Da lì Brescia è stata promossa. Se oltre a Cinciarini, che forse non giocherà, avremo altri problemi, diventa complicata: però siamo di nuovo in semifinale, ne abbiamo due in casa, l’obiettivo è di pareggiarla e tornare là. Altrimenti, da eliminati, faremo le nostre valutazioni e ripartiremo, sapendo che io ho già idee in testa. Io già leggevo, a Trieste, pezzi sul derby con la Virtus, su Tiziano Ferro, e magari queste cose le hanno lette anche gli avversari. Prima di iniziare gara uno con Trieste, qui si discuteva di Tiziano Ferro: è imbarazzante, ma ora giochiamo gara 3, e sarei l’uomo più felice del mondo se la vincessimo in qualsiasi modo”

Cinciarini? “Per metterlo in piedi servirebbe una anestesia tipo quelle che vengono fatte alle persone che devono subire amputazioni alle dita. Ha subito un fallo molto duro, è caduto male, e Cittadini involontariamente gli è finito addosso: un piccolo frammento di osso gli si è staccato. La prova che faremo è iniettargli questo tipo di antidolorifico: se poi mi dite che giocare senza di lui è la stessa cosa, mi adeguo. Mi disturba, dato che dicono sempre che piango, è arrivare anche quest’anno senza un giocatore fondamentale. Togliete Gentile alla Virtus o Cavaliero a Trieste, e vediamo cosa succede. Non mi sembra un dettaglio irrilevante”

Avete patito molto i 4 avversari, sia Treviso che Trieste. “Una serie l’abbiamo vinta, un’altra è ancora in corso. Mancinelli è uno dei nostri uomini migliori, ha fatto grandi playoff, ma non è giocatore di peso, non è un rimbalzista, è tiratore da 3 alterno che quando la mette ci fa diventare immarcabili. Non ha mai fatto della forza fisica la sua caratteristica principale. Giocare contro un Da Ros ispirato, o contro un atleta clamoroso come Parks, non è facile: servono alternative, poi ripeto che con o senza Cinciarini siamo diversi. E, comunque sia, noi fatichiamo al tiro da 3 per via del loro atletismo. Vincere là è difficile, ora pensiamo alla terza. E ci tengo a ribadire: meglio arrivare a certi appuntamenti anche se non vinci, piuttosto che non arrivarci. Abbiamo vinto la B2, abbiamo perso gara 5 di finale in A2, vinto una Supercoppa e nuovamente in semifinale, non mi sembra siamo andati male. Le autofustigazioni sono prive di senso: di solito chi arriva in semifinale è forte, ne abbiamo lasciate dietro 28, anche squadre con grandi ambizioni”

Il Paladozza deve diventare il fattore in più. “A Trieste c’era un clima incredibile. Io ho contribuito a risollevarla, ricordo come si era messi 7 anni fa. A campi invertiti, e con energia analoga, questo non possa che avere riverberi positivi su di noi. Il pubblico non ci ha mai abbandonato, anche quando abbiamo giocato male: Trieste in trasferta ha perso due volte contro Treviglio, ha perso a Tortona, quindi non sono imbattibili.”

Il video grazie a Sportpress






(Foto di Fabio Pozzati)

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