Il dopopartita di Cremona-Virtus
Una serata no, la prima dall’inizio della stagione. Ieri a Cremona per la Virtus ha funzionato ben poco: i bianconeri hanno pagato la stanchezza e - probabilmente - psicologicamente ha influito anche il fatto che la trasferta di Cremona fosse incastonata tra due sfide ad alto coefficiente di difficoltà fisico e mentale come Efes e Real Madrid. La Segafredo di fatto ha giocato per 5’, all’inizio dell’ultimo quarto, sufficienti per tornare da -21 a -7, con la palla del -5. Cacok però ha sbagliato, ed è finita così. La Vanoli - bravissima a preparare la partita ed eccellente nelle esecuzioni offensive - ha vinto con pieno merito, e ha dimostrato perché (non a caso) è il miglior attacco del campionato.
Nulla di grave, ovviamente, in una stagione lunghissima. E la prova che il doppio impegno sia estremamente stancante è sotto gli occhi di tutti: dopo sei giornate di squadre imbattute in campionato non ce ne sono, ieri è caduta anche Venezia.
L’importante è che coach Banchi e i suoi facciano tesoro di quanto successo, perché - come ha sottolineato il coach toscano in conferenza stampa - quella da ieri è una condizione che la Virtus si troverà ad affrontare per tutta la stagione. Dopo partite di Eurolega impegnative dal punto di vista fisico e mentale, arriveranno match di campionato in cui l’avversario darà il 120%, dopo aver avuto una settimana di tempo per preparare la partita. E bisognerà essere bravi a trovare “qualcuno da cavalcare”
L’unica nota (relativamente) dolente sono i minutaggi dei “soliti noti”, ovvero Shengelia e Cordinier, anche ieri oltre i 25’. I due sono quelli che stanno “tirando la carretta” da inizio stagione, e paiono davvero insostituibili. E l’assenza di Polonara sta costringendo il georgiano agli straordinari.