nba camp
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(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Stefano Pillastrini è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

La partita di ieri è stata decisa dal nervosismo di Gabriel e (forse) di Aradori? “La cosa mi ha sorpreso, ma quando Gabriel è uscito e Mian si è messo in posizione da 4 noi abbiamo fatto più fatica, è stato il momento in cui la Fortitudo ha dato il meglio. Con Gabriel in campo eravamo in vantaggio, senza di lui siamo andati sotto per poi rigirarla nuovamente. Difficile sapere se con lui in campo sarebbe andata diversamente"

Caja in estate lo avrebbe preso? “E' una domanda che vorrebbe che io rispondessi che non lo è... Posso dice che è uno di quei giocatori che piace a Caja: viene dalla A1, ha talento, ha un curriculum importante e sulla carta sarebbe dovuto essere meglio di Ogden, oltre al fatto che è il più pagato della squadra. Strano vederlo sotto tono”

Tu lo avresti preso in una tua squadra? “Io sono conosciuto perchè cerco giocatori che devono ancora dare il meglio della propria carriera, e non mi sembra il suo caso. Chiaro, ho allenato anche veterani come Galanda e Albertazzi, mi sono trovato sempre bene, ma cerco tipologie differenti”

A Cividale cosa manca per andare ancora meglio? “Siamo un gruppo compatto, è un progetto che abbiamo iniziato 5 anni fa e che potrebbe crescere ancora benchè non in tempi brevi. Noi cerchiamo giocatori ambiziosi, che a inizio stagione valgono 10 e che cerchino di arrivare a 100. Se si guarda al curriculum o allo stipendio non dovremmo essere avanti a Pesaro, Brindisi o alla Fortitudo, ma non per questo siamo più scarsi e non crediamo di esserlo. Chiaro che con giocatori giovani la crescita non è mai prevedibile, noi abbiamo scommesso e la cosa ha ripagato”

Un giocatore della Fortitudo con le caratteristiche che ti piacciono? “Alcuni li ho allenati e per loro stravedo, come Fantinelli che ritengo il miglior giocatore, non solo play, di A2. A inizio carriera ho allenato Mian quando ero a Varese e credo sia un giocatore importante. Poi Battistini e Sabatini. Sono giocatori che mi piacciono ma non hanno caratteristiche adatte al progetto di Cividale, nè ingaggi che noi potremmo pagare”

Perchè Battistini sta deludendo? “Intanto sta giocando ad un livello molto alto, lui per questo tipo di basket è quasi un esordiente e forse è più di quanto possa fare. Ma le qualità atletiche sono importantissime, la volontà è tanta e dovrà adattarsi al ruolo che la Fortitudo gli ha chiesto”

E' un campionato molto equilibrato, te lo aspettavi? “Sì ma non così tanto. Mi sorprende che certe squadre non si siano staccate prima come hanno fatto Udine o Rimini o come pensavo facessero anche altre”

I playoff si giocheranno su quali dettagli? “Conta arrivarsi fisicamente a posto e con un gruppo motivato. Questo potrebbe aiutare squadre che finora hanno deluso: se trovi la quadra anche all'ultimo momento puoi essere una sorpresa”

Un buon ricordo della tua esperienza in Virtus? “Scelta sbagliata sotto tutti i punti di vista, non ho considerato che non era una società dove si potessero avere progetti di minima. Stagione complicata, a parte il poter tornare a vivere a Bologna dopo tanti anni. Ma sportivamente parlando è stato un errore, sia il tornarci che certe scelte fatte. E' stata una esperienza negativa”

Lavorare con Sabatini come era? “Mi sono trovato bene. Poi non è che senza di me le cose siano per loro andate meglio, ma di lui non posso dire nulla di male. E' di parola, ti dice tutto in modo onesto e diretto. E forse proprio il rapporto con lui è stato la cosa migliore”

E in Fortitudo? “Tutto, ci sono stato nove anni, prima ne ero tifoso e lì ho avuto la possibilità di rendere mestiere il mio essere allenatore. E l'ho allenata in un momento storico difficile”

In A tra Virtus e Milano cosa può succedere? “Intanto ora possono puntare solo allo scudetto, che in caso di vittoria cambierebbe la percezione della stagione. Sulla Virtus non ho buone sensazioni, non mi piacciono le squadre che cambiano allenatore in corsa. Oltretutto ha vinto uno scudetto e ha cambiato Djordjevic, ha raggiunto l'Eurolega e ha cambiato Scariolo, ha fatto i playin e Banchi ha preferito scappare via. Non siamo nel calcio, qui servirebbe insistere per portare avanti programmi oculati. Milano lo ha fatto, in Coppa non ha avuto buone stagioni ma ha vinto tre scudetti. Se devo fare un pronostico, penso che il scudetto lo vincerà una squadra diversa da loro”

In A2 chi può essere una favorita nei playoff? “Con il rientro di Vencato la Fortitudo è la più forte, anche se ora sembra difficile pensarlo. Poi un'altra squadra che non è in un buon momento ma può crescere è Pesaro, ma non dimentico Rimini che si è ritrovata e Cantù”

E voi? “Andiamo decisi cercando di vincerle tutte, senza avere nulla da perdere. Ma per competere con queste squadre dobbiamo migliorare ancora molto”

Ferrari e Marangon sono già pronti per la A1? “Con un allenatore che ci crede direi di sì. Ma tanti giocatori di A2 potrebbero far bene con certi allenatori, ora però purtroppo negli italiani non ci si crede tanto. Ecco, posso dire che potrebbero farlo nell'atmosfera giusta”

A Bologna i giocatori pronti fanno fatica. “La Fortitudo di recente nel suo organico ha avuto Procida e Niang che potrebbero essere i due migliori italiani del futuro. Procida è retrocesso e non giocava tanto, Niang ha fatto fatica dal punto di vista fisico. E' la prova che la piazza può condizionare, e a Bologna come in tanti altri posti i giovani faticano. E tanti devono andare all'estero”

Procida doveva uscire dal campo solo in caso di decesso, è stata una gestione incomprensibile. E forse con Niang c'è stata miopia, anche della Virtus che magari lo aveva visto a livello di giovanili. Visconti in Virtus non giocava mai, Akele ha iniziato solo ora: cosa sta capitando? “Tutti gli allenatori che ha avuto di recente la Virtus hanno un grande curriculum. Chi li sceglie deve capire cosa vuole, cosa chiedere loro: nel basket non è che se dopo 2-3 mesi giochi male è colpa dell'allenatore o di un giocatore. Trieste lo scorso anno dopo pochi mesi di stagione perdeva di 40 con la Fortitudo e di 20 con noi, e alla fine è andata in A1. Le cose possono non funzionare da subito, ma lavorando e stando insieme i problemi si risolvono. E' nel calcio che dopo 3 partite perse si cambia l'allenatore, qui servirebbe pazienza. Ma solo quando si è consci delle caratteristiche dei giocatori e dell'allenatore scelto: in Virtus sono convinti che Ivanovic possa portare avanti il loro progetto? In questo caso, vadano avanti così”.

Antonini vorrebbe dare a Repesa un ruolo alla Ferguson. “Le società dovrebbero progettare senza il terrore di retrocessioni o sapendo quale sarà il proprio futuro, andando oltre il risultato del breve periodo. Strano che allenatori come Djordjevic, Scariolo e Banchi non siano stati ritenuti più bravi dopo qualche sconfitta. Anzi, Djordjevic senza nemmeno sconfitte. E' un modus operandi di tante società, ma non è il modo giusto per costruire"

Si dovrebbe programmare, ma se hai un giocatore che esplode e non hai soldi per tenerlo tutto va a farsi benedire. “La programmazione deve essere qualcosa che non dipenda da un singolo giocatore, non dimenticando che puoi cedere chi ti esplode in mano con un buy out vantaggioso. Ma devi soprattutto evitare di avere giocatori scontenti, che magari alla prima difficoltà faccia ricadere le colpe sugli allenatori: si deve capire sempre chi comanda, e per questo non è che servano i giovani a tutti i costi, si può puntare anche su un 27enne con ancora margini di crescita e di ambizione. E tutto questo non può essere messo in discussione dopo uno o due mesi, in America esistono le annate negative ma non è che in queste vengono cacciati 3 allenatori, promossi i sostituti e poi richiamato chi c'era prima”

La buona Virtus si è ritrovata appena è stato rinnovato Ivanovic. “Vero, magari è stata una reazione emotiva perchè i giocatori cercano di mettersi in mostra con l'allenatore che sarà presente anche il prossimo anno. Ma lavorare con lo stesso gruppo e lo stesso coach dà sempre risultati importanti”

Il progetto Alba Berlino? “Con mezzi inferiori a quello di altre realtà ha vinto campionati in Germania arrivando davanti al Bayern. Non è positivo che sia arrivata ultima in Eurolega, ma sta lavorando bene. E un Fontecchio è in NBA grazie anche allo spazio che Berlino gli ha dato: lui in Italia non giocava 20' a partita, e a Milano non giocava proprio. Questo è il livello del nostro movimento, penso anche ad Abass che non ha raggiunto certi livelli perchè quando poteva crescere è rimasto sempre in panchina”

Messina teneva Fontecchio in panchina: perchè in Eurolega Milano sta andando male? “Però ha vinto gli ultimi tre scudetti. Finora non ha fatto una stagione soddisfacente, ma con la stessa persona alla guida in Italia ha vinto. Nessuno può giudicare il suo curriculum, ma oggi sta facendo fatica a dare continuità al suo progetto. Gente come Ginobili e Nesterovic che sono arrivati ai vertici tramite lui ora non ce ne sono, non ne so la ragione ma mi pare che la pallacanestro ora sia cambiata. Ataman ha vinto tre delle ultime quattro Euroleghe, prima le vincevano Nikolic o Messina, ma sono formule diverse e magari certi allenatori che mettono pressione ai giocatori faticano più di un Ataman che magari è più leggero”

Il video integrale della trasmissione.

 

Oggi puntata speciale di "Salotto Bianconero"
Halftime: Nutribullet Treviso - Virtus Segafredo Bologna 34-36