GALBIATI: SO COSA VUOL DIRE NON ESSERE PAGATI, SONO VICINO ALLA FORTITUDO E SPERO SI SISTEMINO
Le parole di coach Paolo Galbiati alla vigilia di Cremona-Fortitudo.
"La Fortitudo è una squadra che come noi ha affrontato tanti piccoli problemi, giocatori fermi, altri che non si capisce cosa abbiano. Sono loro vicino, so cosa vuol dire non essere pagati e spero che si sistemino dato che è società importante per il nostro campionato. Hanno esterni incredibili come Banks e Aradori, la fisicità di Fantinelli, hanno aggiunto Baldasso e sono contento che stia facendo bene perchè è un ragazzo d'oro. Tra i lunghi hanno tanta esperienza, forse qualche problema ma Hunt lo conosciamo, Cusin qui ha lasciato bei ricordi, Mancinelli e uno come Totè che sta facendo bene. Si vede la mano di Dalmonte, che sta facendo difendere gente che forse non è di natura abituata a farlo. Noi abbiamo fatto una settimana con allenamenti duri, poi qualche piccolo acciacco, mancanze, ma ora stiamo cercando di arrivare alla partita nella migliore condizione fisica e mentale. Comunque la Fortitudo riesce a farti giocare male, sono grossi, e pur senza Withers e Saunders sono una squadra che prova con la fisicità e la tattica a difendere, come tutte le squadre di Dalmonte. Può finire 61-60 come 120-119, ma anche noi non siamo la squadra più normale della Terra"
Gli ultimi risultati del campionato. "Sono pazzi, come normale nel finale di stagione. Reggio ha fatto una gran partita, la gara tra Trento e Cantù ha fatto capire quanta fosse la posta in palio e nel tap-in finale mi è passata la vita davanti, pur capendo a Cantù come stiano ora. Trieste è stanca, la Virtus orgogliosa, Treviso sta bene e ho rimpianto per come l'abbiamo persa"
Avete riposato. "Ora si corre, manca sempre meno alla fine. Sembra ieri che eravamo qua con un caldo atroce, ma ora cerchiamo di finirla nel migliore dei modi"
Sentite il peso del match? "Le sento tutte. E non penso ai risultati degli altri, perchè conosco i miei polli. E' un campionato senza pubblico, con il Covid, non c'è razionalità"
Ci sono anche ricorsi. "Penso alla mia squadra"