PETRUCCI: NON ABBIAMO PERSO PER COLPA DEGLI ARBITRI. ATTEGGIAMENTO INACCETTABILE, ABBIAMO UN'IMMAGINE DA DIFENDERE
Il presidente federale Gianni Petrucci, parlando da Manila, ha stigmatizzato la reazione e l'espulsione di coach Pozzecco.
Un estratto delle sue parole, riportato da Sportando.
A tutti gli allenatori ho detto che episodi come quelli di ieri non li voglio più vedere. Non si perde per gli arbitri, è una mentalità completamente sbagliata: la Repubblica Dominicana ha vinto meritatamente, non abbiamo perso per quello, si deve sempre accettare il risultato del campo. Gli errori arbitrali ci sono e ci sono sempre stati, e non abbiamo perso per questo. Abbiamo un’immagine da difendere: non è colpa della FIBA, che non c’entra niente. Queste cose sono successe una volta e non devono più succedere, quello che hanno scritto i giornali sono punti di vista e non posso dare loro torto, perché lo spettacolo l’hanno visto tutti. L’ho detto all’allenatore ed allo staff tecnico, l’ho ribadito adesso: questa è la situazione.
È chiaro che non si può paragonare questo ad un incontro giovanile, perché questo è un Mondiale che ti potrebbe qualificare anche alle Olimpiadi e non solo al Pre-Olimpico. Abbiamo tutte le carte per andare avanti, non ne facciamo un dramma. Ma l’immagine è la cosa principale di una Nazionale, e l’Italia non può sporcare la sua immagine. L’allenatore ne è convinto, gliel’ho detto chiaramente; abbiamo parlato chiaramente alla squadra. È giusto che informi quello che ha fatto e detto.
L’allenatore è cosciente di quello che ha fatto, se ne rende conto perché è una persona intelligente. Il suo carattere buono lo porta ad avere queste reazioni. Abbiamo perso una partita che si può perdere: la Repubblica Dominicana è una squadra forte, ha battuto anche l’Argentina. Non è tanto questo. È l’atteggiamento che non deve essere accettato, non deve esistere. (Pozzecco, ndr) ha tantissimi lati positivi ma reagisce in questo modo. Non voglio far vedere che l’unico responsabile sia lui, ma certamente queste cose non possono accadere.