OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 67-77 (22-19, 34-36; 48-60)

Nella partita di oggi si è vista tutta la differenza tra una squadra che lotta per lo scudetto e una che lotta per salvarsi, entrambe prive del proprio miglior giocatore. La Virtus ha fatto una partita di grande energia, difendendo duro e affidandosi a Pittman (24) in attacco, e ha retto per 28'. Senza punti dagli esterni – a parte un super Vitali – e in particolare con l'ennesima giornataccia di Fells (subito falli e 1/6 al tiro) però di strada se ne fa poca, e così Reggio Emilia al momento giusto ha piazzato la zampata decisiva, e l'ha fatto coi lunghi. Veremeenko e un sontuoso Lavrinovic (17) hanno scavato il break decisivo, che nell'ultimo quarto si è poi allargato fino a un imbarazzante -22, che nel finale è stato in parte ricucito.
Poco da dire, onestamente. Grande grinta e atteggiamento, ma per vincere una partita di questo tipo serviva ben altro, ad esempio una seconda opzione offensiva oltre a Pittman. La differenza di talento vista in campo è stata troppa: non a caso Reggio chiude prima al termine del girone di andata, mentre la Virtus dovrà attendere i risultati di stasera per sperare di non essere ultima al giro di boa.

Cronaca: la Virtus parte molto bene in difesa, tenendo a secco Reggio per oltre 3 minuti e mezzo. Nonostante i precoci problemi di falli per Fells i bianconeri conducono sempre, e solo l'ingresso di Lavrinovic – sul quale si sacrifica Cuccarolo, per preservare Pittman – sblocca l'attacco ospite. Il lituano segna 7 punti nel primo quarto, di là però Pittman fa addirittura meglio. Per il centro texano 9 punti al 10', e la Virtus è avanti 22-19.
Nel secondo quarto si segna poco: in casa Virtus ci sono parecchi minuti per Penna, che comprensibilmente fa fatica contro De Nicolao. Reggio va per la prima volta in vantaggio, e con tripla di Polonara va sul +6 (28-34). Vitali però risponde immediatamente con un tiro da quattro, e poi con un altro canestro che tiene i suoi in partita a metà: 34-36.
Dopo la pausa Reggio prova a scappare, e con Veremeenko e De Nicolao arriva al +7 (40-47). La Virtus prova a restare attaccata alla partita con Vitali e Pittman, che dietro soffre il bielorusso ma in attacco continua a segnare. Sembra solo questione di tempo, però: quando rientra Lavrinovic la Reggiana in un attimo decolla: parziale di 9-0 e 48-60 al 30'.
I buoi sono scappati: la Virtus non ne ha più, Reggio inizia l'ultimo quarto con un 7-0 in cui c'è tanto Gentile, e arriva al +19 (48-67). La partita è finita, si tocca anche il -22, e poi onestamente è solo accademia, anche se la Virtus ci prova e soprattutto ci prova un mai domo Vitali. Ma c'è poco da fare, onestamente. Finisce 67-77.

(foto Carlini – Virtus Pallacanestro)
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