Il presidente di Legabasket Umberto Gandini ha parlato a Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Ci muoveremo sulla base dell'esperienza dell'anno scorso. Entro il 30 gennaio dovremmo metterci in riga ed avere tutti i club con lo stesso numero di gare. Ragioniamo su più ipotesi. E' evidente che prima dobbiamo aspettare il via libera da ATS, quarantene, positivi e quant'altro; però confidiamo di recuperare due, tre partite tra il 5 e il 6 gennaio. E poi ci saranno gli infrasettimanali del 12,19 ed eventualmente del 26. Ovvio che, tenendo conto di chi gioca nelle coppe, questa è la strada principale.

Non siamo spaventati, piuttosto ci sono altre situazioni che meriterebbero un approfondimento diverso. Come i tempi di quarantena previsti per i giocatori. Tutti fanno riferimento a un protocollo Covid del luglio 2020, quando le criticità erano ben diverse. Oggi, con un Paese all'85% di vaccinati, c'è tutt'altra situazione. Nella Nba i giorni di quarantena per i vaccinati asintomatici sono scesi da 10 a 6, nella Nfl si prende addirittura in considerazione la carica virale degli atleti. Ora non dico che bisogna copiare l'America, ma neppure che si possa restare con le stesse misure di un anno e mezzo fa.

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