Gli ospiti della puntata del 18 giugno di Basket on ER, su Icaro TV.

Ettore Messina: “Non ci sono dubbi: resto l’allenatore dell’Olimpia Milano. Da questa stagione mi porto dietro sia la voglia di lavorare della squadra anche nei momenti difficili, sia i nostri playoff. In finale abbiamo battuto una grande squadra, con giocatori esperti e di classe. Vincere tre anni di fila non è mia banale e scontato. Le parole di stima e affetto nei miei confronti di Giorgio Armani? Mi onorano, per me sono una spinta per cercare di fare il meglio possibile. Ho avuto molta fortuna nella mia carriera a trovare presidenti così speciali, ricordo con piacere pure Alfredo Cazzola a Bologna. Massimo Zanetti ha dimostrato di avere a cuore il suo club e questo gli fa onore. I nostri alti e bassi, purtroppo, sono stati solo in Eurolega. In Europa, infatti, abbiamo perso partite che non dovevamo perdere. Nicolò Melli e il suo agente conoscono la nostra volontà, mentre Stefano Tonut resterà con noi certamente. Shabazz Napier è cresciuto tantissimo sul piano dell’organizzazione del gioco. Siamo grati a lui, perchè avendo in squadra due terminali offensivi come Shavon Shields e Nikola Mirotić, uno a destra e uno a sinistra, doveva scegliere la soluzione migliore stando attento a numerose variabili. Quest’anno siamo riusciti a superare i 10.000 spettatori di media in entrambe le competizioni, specialmente in Italia è un grande risultato, una dimostrazione di affetto del pubblico biancorosso. Non mi aspettavo che Giuseppe Poeta andasse a Brescia, perchè Alessandro Magro in questi anni ha fatto un ottimo lavoro. Peppe è tagliato per fare l’allenatore. Per noi è stata una pedina fondamentale. Dispiace per l’assenza di Simone Fontecchio, ma la Nazionale ha tutte le carte in regola per disputare un buon Preolimpico”.

Demis Cavina: “Chi vince ha sempre ragione. Milano ha meritato lo scudetto. L’Olimpia dopo gara 1 nei quarti di finale con Trento si è ricompattata. Tuttavia, anche la Virtus Bologna ha disputato una finale di altissimo livello. In questo momento storico il mondo arbitrale italiano sta subendo un cambio generazionale, ai giovani, quindi, vanno concessi degli errori. E’ stato sbagliato, secondo me, aver messo questa categoria al centro dell’attenzione nelle ultime settimane. Giuseppe Poeta è ambizioso come la piazza di Brescia. I due anni di Milano con Ettore Messina rappresentano una garanzia. Gli auguro le migliori fortune”.

 

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