COURNOOH: "NON POSSIAMO APPROCCIARE MALE LE PARTITE. SERVE CONCENTRAZIONE PER QUARANTA MINUTI"
David Cournooh è stato ospite della trasmissione radiofonica "Black and White" su Bologna Uno e ha fatto un punto della situazione Virtus fino a questo momento della stagione.
Come va il recupero? Sto meglio, sto facendo un lavoro specifico e sto lavorando bene. La settimana prossima dovrei rientrare: abbiamo posticipato di una settimana per la trasferta con Cremona.
Un periodo non felice per la Virtus, dopo tre sconfitte consecutive. Contro Milano siamo andati subito sotto nel punteggio, anche in doppia cifra. Poi nel terzo quarto siamo tornati sotto e alla prima difficoltà abbiamo mollato: questa è secondo me la cosa che dobbiamo migliorare e sistemare, perché non può succedere. Due o tre palle perse consecutive e la partita ci è scappata di mano. E' l'approccio che conta, non possiamo partire molli perché poi diventa più difficile.
Quali sono le sensazioni di giocare in Coppa? In altri gironi ci sono squadre molto buone, ma in generale il livello è alto, basta guardare il Besiktas che era partito male e adesso viene da quattro vittorie consecutive. Giocare alla Virtus è un'emozione per tutti. Fare una Coppa con la Virtus è importante, avere un pubblico così aiuta tantissimo, è bellissimo. In Coppa c'è un livello diverso, anche l'arbitraggio è diverso: in campionato fischiano in una maniera e in Europa in un'altra, è così.
Il compagno che ti ha più impressionato? Un po' tutti ma sicuramente se devo dirne uno dico Punter, è fastidioso da marcare in allenamento, gli metti una mano in faccia e segna, ha una facilità nel segnare incredibile. La sua tripla sbagliata col Besiktas? Gli abbiamo urlato "tira" dalla panchina: lui è abituato a crearsi il tiro dal palleggio ma in ogni caso quel tiro era un suo tiro. Ma ha già cancellato e si è già ripreso da quell'errore anche perché è un gran lavoratore. Pajola e Cappelletti? Sono due ragazzi bravissimi, lavorano tanto, devono avere l'opportunità di sbagliare. Secondo me stanno facendo un bel lavoro.
La squadra che di più ti ha impressionato fino ad adesso in campionato? Se guardo la classifica Cremona, non me l'aspettavo, sta facendo un grande campionato. Anche la stessa Varese sta facendo bene insieme a Brindisi.
Inizia un mese difficile per la Virtus. Ci sarà da conquistare il primo posto in Champions League e poi ci sarà la Coppa Italia con Milano, che sarà una partita diversa da quella in campionato, una partita secca, in un campo neutro, può succedere di tutto. L'anno scorso con Cantù riuscimmo a battere Milano in una partita perfetta e speriamo possa succedere di nuovo. La difesa fa tutto, se subisci più di 80 punti è difficile vincere; ne puoi fare di più ma non sempre ti riesce. E' vero che abbiamo tanti attaccanti ma dalla difesa parte tutto ed è una questione mentale: M'Baye ha tutti i mezzi a disposizione per difendere bene, Taylor è rognoso, l'energia di Martin è incredibile. Abbiamo ancora margini di miglioramento e lo abbiamo dimostrato in partite come quelle di Varese. Quest'anno non siamo quasi mai riusciti a tenere alta la concentrazione per quaranta minuti: ecco, dobbiamo riuscire ad arrivare a quel livello lì. Gli obiettivi societari? Noi andiamo sempre in campo per vincere, poi ovviamente in testa abbiamo chiaro dove vogliamo arrivare e che obiettivi vogliamo raggiungere ma questo non deve darci pressione.
La chiave per battere Avellino? Innanzitutto fermare il loro contropiede, queste sono squadre che fanno tanto contropiede, a partire dai lunghi come Caleb Green. Poi difesa, soprattutto sul pick and roll che è l'aspetto dove dobbiamo migliorare.