Unieuro Forli' - Flats Service Fortitudo Bologna, il dopopartita

Come si suol dire, a 58 non si vince nemmeno a briscola. O ci vinci un'Eurolega, se però lasci gli avversari a 44, o al massimo 57: per farlo però non dovresti sbagliare nulla dietro, e allora basta un gollonzo (vedi Pollone) o simile per far saltare i bottoni di una camicia troppo stretta. Arriva così la terza sconfitta consecutiva per la Fortitudo, che a Forli' ha mostrato una desolante pochezza produttiva, figlia del flop di tutti i tiratori, dell'ennesima prova sconcertante di Gabriel e di giocatori tirati per il collo (Bolpin 39, tanto per cambiare). Alla fine Caja ha detto siamo in sette, di fatto mettendo Battistini - ieri in evidente crisi esistenziale - al pari di Bonfiglioli e gli altri juniores, dando ormai per disperso Menalo. Ci sarebbe da capire cosa fare per non evirare il roster più di quanto già non lo abbia fatto la ria sorte, e se un po' di fiducia, anche solo per necessità se non per convinzione, non possa permettere una qualche opzione in più o anche solo far rifiatare i titolari. Vero poi che si parla di due giocatori nello stesso ruolo, ma per effetto domino, insomma, ci siamo capiti.
Stanca, forse anche vittima di un loop di pessimismo figlio del fatto che nella scorsa stagione la sconfitta quasi non era contemplata nel DNA di una squadra più guerriera, mentre stavolta va come deve andare, con un record di 4-7 nelle ultime 11 uscite. Proprio lo stesso che fece partire Bologna con l'handicap a inizio annata, giocandone peraltro, in questo caso, 5 in casa (Cagnardi ne ebbe solo 4). In mezzo, il 12-2 che è, di fatto, la colonna vertebrale della classifica attuale. Come se, dopo il primo effetto Caja, la squadra fosse tornata quella di Cagnardi, almeno nel bilancio. E, se è vero che i campionati si decidono con la forma nelle partite che contano, non c'è da andare poi tanto di allegria: vero che si cercherà di recuperare qualcuno degli assenti (tutti esterni o quasi), ma il problema sarà capire quanto, davvero, questa squadra possa crescere e tornare quella che era stata per due mesi e mezzo. A meno che non sia questa, la squadra, lasciando quel lampo di metà campionato come una dolce e illusoria chimera.
Sei bellissimo - Il Fantinelli del primo tempo sarebbe stato da clonare, per una doppia doppia di punti e rimbalzi a dimostrare l'utilità in tutti i centimetri quadrati del campo. Ma, esauritosi, si è poi visto quanto la coperta fosse corta. Ah, il clima a Forlì: ovvi sfottò eccetera, ma nulla che possa aver fatto pentire di aver riaperto al pubblico ospite.
In altomare - Esauriti i 4 in pagella per Gabriel, che ieri è riuscito a differire il quinto fallo fino alla penultima azione della partita ma che in precedenza è stato solo sdeng da lontano, non è stata nemmeno la gara di Mian, con la differenza che quest'ultimo almeno in tante altre occasioni è stato decisivo. Insomma, cosa vogliamo fare?