Dalmonte, "Ricordare certi rapporti in Fortitudo è tempo perso, ma è scelta che rifarei"
Gli interventi di ieri a Icaro TV.
Luca Dalmonte
L'anno scorso? Non ci vorrei tornare sopra, spero di dirlo in modo signorile. Riparlare della scorsa stagione, e non parlo di Fortitudo quanto di persone, è tempo perso. Sono sceso a Nardò perchè mi sono fidato di Renato Nicolai, perchè le interazioni, a partire dalla proprietà poi managemente e giocatori, sono con persone leali e sincere. E oggi voglio avere a che fare con persone trasparenti. Ad ogni modo, rifarei a prescindere la scelta dell'anno scorso perchè quando la Fortitudo chiama non puoi dire di no, anche se poi sono successe altre cose. Ora ho la fortuna di essere in un posto che per me, ora, è perfetto. C'è sintonia con la dirigenza, e i giocatori vogliono farsi allenare, cosa che è il mio mestiere. Ovvero motivare, far digerire e metabolizzare le richieste, c'è divertimento tecnico e personale.
I playoff? Non dimenticherei oltre a quelle attualmente in testa anche Trieste. Tante squadre si sono autonominate candidate, mi dispiace non averne potute affrontare alcune ma sono tutte pronte al 100% a fare i playoff. Ora fare mercato è davvero difficile, ci sono pochi italiani in giro e anche in Europa ovunque si giocano momenti importanti della stagione. Si deve essere pronti a qualsiasi evenienza, io mi tengo stretta la disponibilità ricevuta dal mio gruppo.
Julio Trovato
Avevo ruoli nel torinese, poi sono tornato a Trapani dopo aver conosciuto il presidente. Ha un modo di fare fuori dagli schemi, e ha deciso di farmi diventare parte del progetto. Programmi ambiziosi? Ne ha, ma Antonini ha anche la qualità di voler portare le sue qualità da imprenditore in un mondo statico come il basket, quindi per lui è normale pagare un buyout se vuole un giocatore, o investire negli impianti per fare ticketing. Ora abbiamo 2800 abbonati.
I playoff? Non vedo l'ora di giocarli, noi fin qui in campionato abbiamo sofferto poco e questo ci è mancato. Ora monitoriamo il mercato, ma non ci sono operazioni in programma.
La questione Teodosic? Ripeto, Antonini è ambizioso. La sua idea è quella di arrivare in serie A e organizzare un roster competitivo. Da qui, avere Teodosic o altri è da vedere, ma lui ha questo tipo di volontà e ci chiede di portare avanti le sue idee.
L'esperienza in Virtus? Direi meravigliosa, due anni stupendi, ho vinto il campionato il primo anno e ho contribuito alla rinascita di un progetto. Ho un bellissimo ricordo e nessun rimpianto.