VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Marble voto 6 - Uno dei migliori, e dei pochi a fare canestro con continuità, anche nell’ultimo quarto.
Pajola voto 6 - Minuti di difesa efficace – anche a volte un po’ troppo irruenta – nell’ultimo quarto.
Baldi Rossi voto 5.5 - Una tripla in mezzo a una discreta fatica difensiva.
Markovic voto 5.5 - Buoni numeri, a parte le padelle da tre punti, ma dietro tantissima fatica contro i pariruolo avversari.
Ricci voto 6 - Ancora una volta positivo, anche se limitato dai falli, come tutti i lunghi bianconeri.
Delia voto 4.5 - Ha minuti per i problemi di falli degli altri lunghi, ma Shermadini se lo mangia letteralmente.
Cournooh voto NG - Pochi secondi in campo.
Hunter voto 4.5 - Parte con più falli che minuti in campo: poi prova a mettersi in partita senza riuscirci mai.
Weems voto 4 - Partita drammatica: 1/9 al tiro, valutazione negativa e praticamente sempre dannoso. E se lui sbaglia la partita, la Virtus spesso perde.
Teodosic voto 6.5 - Il migliore, perlomeno in attacco. 15 punti e 8 assist, a volte forzando ma dando spesso l’idea di predicare nel deserto. Dietro – anche per lui – Huertas è un rebus irresolubile.
Gamble voto 6.5 - Parte con due falli immediati. Poi diventa l’unico in grado di limitare Shermadini, ed è efficace anche in attacco.

Sala stampa, a cura di Valentina Calzoni

Le parole di Sasha Djordjevic - Voglio solo congratularmi con chi ha vinto e organizzato per la seconda volta in casa questa competizione. Bisogna giocare partite come questa. Abbiamo avuto un calendario tostissimo, è la nostra terza partita in cinque giorni con un viaggio di mezzo e non è una scusa, ma un fatto. Le energie ci sono venute a mancare, loro hanno segnato diversi canestri allo scadere che annientano lo sforzo fatto e nessun allenatore vorrebbe mai vederli. Abbiamo cercato di rientrare con le triple per arrivare al pareggio e mettere su di loro la pressione per giocarcela fino alla fine ma ci sono mancate le energie, nonostante il buono sforzo complessivo fatto. Abbiamo preparato bene la partita e siamo anche partiti bene ma non trovando più il canestro loro si sono impossessati del gioco e hanno trovato soluzioni che ci hanno tolto lucidità in attacco. Abbiamo avuto da subito problemi di falli che ci hanno penalizzato nel continuare a fare la difesa che volevamo: su Shermadini sul quale non abbiamo eseguito il compito che ci eravamo prefissati, è 10 anni che usa sempre la mano destra e dovevamo impedirglielo. Non penso che abbiamo mai mollato in questa gara e per questo sono orgoglioso dei ragazzi. Quando non vengono le cose che ci si è prefissati i ragazzi forse un po’ si deprimono e non dovrebbe essere così ma dipende dalle individualità, non sono cose semplici da trasmettere. Abbiamo sofferto a rimbalzo, anche se alcuni gli cadevano in mano, altri sono nate da episodi in cui sembrava li avessero già perse ed erano nei momenti in cui potevamo riavvicinarci ancora di più. Loro sono una delle squadre più aggressive in Spagna, ed è anche un’impronta del coach. Pressano, hanno gambe e grandi corpi quindi pressano e forzano palle perse. Con un po’ più di ossigeno e freschezza avremmo forse potuto reagire meglio. Era una partita difficilissima sia fisicamente che psicologicamente, per il tempo di preparazione che ci è mancato. Le competizioni e le società sono ambiziose, nessuno ci getta petali di rosa. Anche Tenerife vuole crescere e forse cambierà coppa europea l’anno prossimo. Tutti vogliamo nuove sfide e nuove vittorie, bisogna crescere poco a poco, anche se noi vogliamo portare prima possibile portare la società a vincere titoli, ma ci vuole continuità nel lavoro. Teodosic voleva esserci a dare una mano, perchè per lui era importante regalare un trofeo ai tifosi e alla società. Congratulazioni a Tenerife che ha cercato questa Coppa e alla fine l’ha presa. Avremmo forse potuto essere noi gli organizzatori, ma non facendo l’altra Coppa.
Mi fa piacere che la Virtus trasmetta comunque buone sensazioni nonostante sconfitte pesanti perchè è così che si cresce insieme. Se i loro valori si vedono dall’esterno sono molto orgoglioso. Si vede che ci tengono.

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