Matteo Tambone, play Varese ed ex giocatore di Antimo Martino, è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Io e Antimo siamo in ottimi rapporti. Non lo sento molto, ma sono ancora legato a lui. Gli devo tanto. E' stato l'unico ad avere il coraggio di lanciarmi come play titolare in A2 a Ravenna. Io l'ho ripagato con gli interessi, aiutando la squadra ad approdare alla semifinale playoff in cui fummo sconfitti da una Virtus Bologna imbattibile. Il rapporto tra me e Martino, però, era nato anche prima. Quando avevo 13 anni, e lui allenava l'Under 14 alla Virtus Roma, scelse di prelevarmi dalla Vis Nova. Poi continuò ad allenarmi nell'Under 19. E quando raggiunsi la prima squadra con coach Calvani, lui era il secondo assistente.
Domenica? L'obiettivo è vincere, poi è chiaro che il + 23 dell'andata ci dà maggiore serenità. Ma ripeto, siamo in un buon momento e consapevoli di poter vincere. La Fortitudo è una squadra talentuosa e più esperta di noi. Se la facciamo giocare, ci può mettere in difficoltà. Dovremo impostare la partita sulla velocità e sulla fisicità. All'andata la Pompea ha faticato parecchio a tenere i nostri ritmi alti.
Chi temo? Henry Sims. Con i lunghi grossi noi fatichiamo, perché non siamo molto pesanti in area, anche se Simmons sta facendo bene ed è molto verticale. A Treviso, ad esempio, Fotu ci ha messo in difficoltà. Dovremo difendere bene in post basso anche su Fantinelli e Mancinelli, e limitare le iniziative di Aradori, Cinciarini e Robertson: se si accendono, possono farci male. Se al PalaDozza la Fortitudo si esalta, diventa difficile rimanere in partita. "


(foto Pallacanestro Varese)

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